Stadio Roma, secondo quanto pubblicato nell’edizione odierna de “Il Tempo”, da qualche giorno si mormora di un possibile abbandono del progetto Tor di Valle da parte dei nuovi proprietari della società giallorossa.
La causa di tutto ciò, sarebbe da ricondurre al fatto che il piano per la costruzione del nuovo impianto nell’area designata, verrebbe considerato troppo oneroso da una corrente di consigliori del presidente giallorosso, di cui farebbe parte anche un altissimo funzionario del Ministero delle Finanze. A fare da contorno ci sarebbero anche le difficoltà della sindaca Raggi in Giunta. Alcuni consiglieri grillini userebbero il progetto stadio come arma politica nei confronti della prima cittadina. Il risultato sarebbe, finora, un totale immobilismo nelle carte e negli atti che renderebbe praticamente impossibile l’approvazione del progetto entro Natale.
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Stadio Roma, difficile spostarsi da Tor di Valle
Nello stesso tempo però, spostare il progetto in un’altra area non sarebbe per niente facile. Innanzitutto significherebbe buttare all’aria sette anni di lavoro e 80 milioni di euro spesi e ripartire daccapo. Anche se i Friedkin decidessero di intraprendere questa strada, potrebbero avere comunque delle difficoltà diciamo “politiche” anche in futuro. Poi ci sarebbe da individuare un’altra zona dove realizzare lo stadio, il che sarebbe complesso per non dire impossibile.
In conclusione, ci sarebbero meno pro e più contro nell’abbandonare il progetto attuale. In sostegno di Tor di Valle starebbe comunque arrivando Vitek, che ha ridefinito l’accordo con Parnasi per subentrare nel progetto, per il quale ha sicuramente la disponibilità economica che serve.
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