CALCIOMERCATO ROMA I VOTI DELLA REDAZIONE – Alle ore 20:00 di ieri 5 ottobre 2020 si è chiusa la sessione estiva di calciomercato. Una sessione ‘straordinaria’ per le date solamente, ma che a seguito della pandemia del Covid-19 ha dovuto per forza di cose far slittare l’apertura e la chiusura.
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Daniele Trecca: Il colpo Smalling arrivato proprio sul filo della sirena non basta a far raggiungere la sufficienza al primo mercato dell’era Friedkin, affidato ai soliti intermediari e procuratori ormai di casa. Troppe le trattative saltate o quelle protrattesi oltre il lecito. In uscita, a parte Schick, gli esuberi sono partiti quasi tutti in prestito o con il cartellino regalato, impedendo così di mettere a bilancio le vitali plusvalenze che potevano arrivare soprattutto dalla cessione di Kluivert e Under. In entrata, la cessione di tre trequartisti è stata compensata dal solo arrivo di Pedro e la coperta sembra un po’ corta in quello che fino a ieri era il reparto maggiormente fornito. Non ha pienamente convinto nemmeno il mercato sulle fasce. VOTO 5,5
Francesco Del Vecchio: La mancanza di un progetto è apparsa chiara in questa sessione di calciomercato della Roma. L’assenza di un direttore sportivo e la necessità di fare quadrare i conti senza riuscire a vendere bene nell’immediato (vedi Florenzi, Kluivert e Under) hanno avuto come conseguenza un mercato in entrata non pianificato ma dettato dalle occasioni. Nel complesso la Roma grazie a Kumbulla e al sacrificio per Smalling sembra più solida in difesa e con Pedro ha maggiore esperienza in attacco. Resta però il problema della fascia destra dove era indispensabile cambiare e il dubbio sul portiere: il recupero di Pau Lopez sarebbe fondamentale ma al momento sarebbe avventato togliere Mirante dai pali. VOTO: 5.5
Michele Spuri: Raggiunge la sufficienza proprio in extremis anche se stava per combinare un gran bel pasticcio. Arrivati alla guida della Roma solamente lo scorso 17 agosto, pur vero che il mercato doveva ancora iniziare, per i Friedkin gli obiettivi sono stati chiari sin da subito: abbassare (e di tanto) i costi di gestione del club (ingaggi su tutti) e cercare di mantenere l’ossatura. Difesa rinforzata, il portiere è cambiato ma alla fine lo avevi già l’anno scorso. Centrocampo dove non è cambiata una virgola, rimane un po’ di incertezza sulle riserve nelle corsie. Nel reparto offensivo pesa l’infortunio di Zaniolo, ma a mio modo di vedere in una stagione a 3 competizioni, e dove da adesso si giocherà ogni tre giorni, forse un Kluivert in più sarebbe stata una risorsa preziosa, calcolando che lo si è dato ad una squadra, il Lipsia, che non ha voluto riscattare Schick. VOTO: 6
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