Riapertura stadi, il ministro Speranza stabilisce le priorità, nonostante anche lui abbia voglia di tornare all’Olimpico a rivedere la Roma
Giornata importante per quanto riguarda la riapertura degli stadi ai tifosi, con l’emergenza Coronavirus in corso. Dalla Conferenza delle Regioni infatti è arrivato l’ok a un aumento della presenza dei supporters all’interno degli impianti. Il progetto, che verrà presentato al Governo, prevede un incremento di persone pari al 25% della capienza totale della struttura.
Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, si dovranno rispettare delle norme di sicurezza. Bisognerà indossare la mascherina, ci sarà la misurazione della temperatura all’ingresso dell’impianto e verranno assegnati posti esclusivamente a sedere e distanziati tra loro. A spiegare il tutto è stato il vicepresidente della Conferenza, Giovanni Toti.
In atessa di questo scenario futuro, è arrivata la firma dell’ordinanza da parte del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che permetterà a mille spettatori di assistere domenica sera al match tra Roma e Juventus. La società giallorossa ha già deciso di mettere a disposizione 250 ingressi a favore degli operatori sanitari che sono stati impegnati nella battaglia contro il Covid. Gli altri tagliandi non saranno venduti, ma assegnati agli sponsor e tutto il personale che ruota attorno alle attività della “Roma Cares”, la fondazione del club giallorosso.
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Riapertura stadi, Speranza: “Prima la scuola”
Nel frattempo il ministro della Salute Roberto Speranza, ha espresso delle parole incontrotendenza rispetto a quanto deciso all’interno della Conferenza delle Regioni. In particolare, il titolare del dicastero, ha focalizzato l’attenzione su quanto sia più iportante il discorso relativo al ritorno a scuola, rispetto alla riapertura degli impianti sportivi: “La scuola è una priorità assoluta – ha dichiarato nel corso di un’intervista a Rai Radio2 – Non credo, lo dico con tutto il rispetto e da grande tifoso, che gli stadi abbiano la stessa priorità. Anch’io sono un appassionato di calcio e vorrei riportare mio figlio allo stadio dove siamo abbonati, in tribuna Tevere per seguire la Roma, ma voglio prima di tutto che mio figlio vada a scuola, che possa incontrare i suoi compagni e gioire dei momenti di socializzazione che la scuola offre. Allora – ha concluso il Ministro – ristabiliamo un ordine. In questo momento la priorità assoluta è la scuola”.