Molti tifosi sono rimasti colpiti dalla vostra determinazione nell’arrivare a dama, in particolare dopo tutto quello che è successo con il Covid-19. È corretto dire che per voi non si tratta solo di un altro business?
Dan: “Assolutamente. Sebbene gestiremo il Club con la professionalità, il rigore e la dedizione di qualsiasi nostra attività, questa è prima di tutto una passione: una passione per la città, per la squadra, per la gente che le circonda e per il calcio”.
Nell’AS Roma ci avete messo il cuore. Qual è l’aspetto di questo Club che ha catturato la vostra immaginazione?
Dan: “I tifosi. La passione dei tifosi locali, della Curva Sud e dei sostenitori in tutto il mondo. E la città è uno dei miei posti preferiti al mondo”
Ryan: “Oltre a tutto questo, riteniamo che la Roma sia un po’ come un gigante addormentato e non c’è motivo per cui, col tempo, questo Club non possa competere seriamente per dei trofei a tutti i livelli. Con i tifosi e con la città alle nostre spalle, tutto è possibile alla Roma. Questo Club è davvero speciale”.
La Serie A sta assistendo a una sorta di rinascita negli ultimi tempi e questa acquisizione è un altro segnale positivo per il campionato. Pensate che ci siano molte potenzialità di crescita nel calcio italiano?
Dan: “Assolutamente. Il calcio italiano ha un’eredità incredibile. Non vediamo l’ora di lavorare assieme agli altri club e alla Lega per ampliare la visibilità di cui la Serie A gode in tutto il mondo. C’è del lavoro da fare per raggiungere la Premier League in termini di immagine internazionale e di ricavi, ma non c’è assolutamente alcun motivo per cui non dovremmo essere tra i migliori, se non il migliore, campionato del mondo. Una parte importante di questo processo, ovviamente, sono le infrastrutture e noi siamo pienamente impegnati a lavorare con la città per costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile”.