La serie A ripartirà ormai a breve e già diversi nodi sono stati sciolti per poter consentire ai calciatori di tornare in campo. Tuttavia ne resta ancora uno importante, anzi, fondamentale. Quello relativo infatti ai contratti che sono in scadenza il prossimo 30 giugno.
Perché come riporta Sky Sport sono addirittura 122 i calciatori della massima serie che si troveranno in questa sitazione. In 52 sono in scadenza di contratto, 29 sono in prestito secco, 33 in prestito con diritto di riscatto (o controriscatto) e 8 invece con obbligo di riscatto. Cosa accadrà? Ad esempio in questo ultimo caso le condizioni legate all’obbligo di riscatto (le presenze, ad esempio) potrebbero essersi non concretizzate.
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Contratti in scadenza: non si può giocare altrove
Nessun calciatore sarà obbligato a rimanere nel club attuale dopo la scadenza del 30 giugno, questa è l’indicazione che è arrivata dalla Fifa. Ma è altrettanto chiaro che chi farà questa scelta non potrà scendere in campo con un’altra casacca. Un esempio concreto è Kulusevski, che potrebbe passare alla Juventus da giorno 1 luglio ma non potrebbe scendere in campo con i bianconeri. Più facile che rimanga al Parma per concludere il torneo. Anche la Roma ha dei prestiti con club esteri (Smalling con lo United, ad esempio) per i quali non sono serve l’accordo con i giocatori ma anche con i club d’appartenza.
Ad ogni modo probabilmente i casi più spinosi sono quelli relativi ai calciatori che sono in scadenza di contratto al 30 giugno. Che dal primo luglio potrebbero anche decidere di mettersi “a riposo” in attesa di una nuova squadra, lasciando così le loro attuali compagini a stagione ancora in corso.