Il campionato di serie A ripartirà a breve ma al calcio mancherà un “ingrediente” indispensabile, ovvero il pubblico presente sugli spalti. L’emergenza coronavirus non è ancora superato e nessuno mai ha messo in dubbio che l’unico modo per ripartire fosse quello di disputare le partite a porte chiuse.
Tuttavia il quadro epidemiologico in miglioramento fa sperare che già nelle fasi conclusive di questo torneo, a luglio inoltrato, possa magari esserci già qualche riapertura negli stadi, con tifosi presenti sulle tribune per incitare i propri beniamini. Le squadre ci sperano così come ci sperano tutte le componenti del calcio, anche se appare chiaro che nessuno stadio potrà essere colmo come in passato. Occorreranno semmai delle precauzioni massime. Tuttavia cresce l’ottimismo sulla vicenda.
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Apertura stadi: l’auspicio di Gravina
L’apertura è arrivata anche da parte del presidente Figc Gravina, che ieri a Tutti Convocati su Radio 24 ha detto: «Mi auguro di cuore di poter vedere per la fine del campionato una piccola presenza allo stadio. È impensabile che in uno stadio da 60.000 spettatori non ci possa essere spazio per una percentuale minima con tutte le dovute precauzioni».
Ipotesi per la quale però occorrerà un altro po’ di tempo. «Sicuramente è prematuro oggi ma potrebbe arrivare un altro piccolo segnale di speranza per il nostro Paese. Sarebbe un modo per ricompensare di tanti sacrifici e sofferenze gli appassionati del calcio italiano» ha detto ancora Gravina.
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