La cessione della Roma continua ad essere un argomento molto dibattuto dai tifosi giallorossi, forse più della ripresa del campionato. Perché si sta parlando anche di tante partenze nel calciomercato estivo e i supporters romanisti non vogliono correre il rischio di perdere i loro gioielli, su tutti Pellegrini e Zaniolo.
E che la linea di pensiero sulla vicenda sia chiara lo hanno confermato anche due striscioni che sono apparsi nei giorni scorsi all’Eur, sotto la sede della società. Striscioni che hanno preso di mira il presidente Pallotta e i dirigenti Baldini e Baldissoni.
La Roma sembrava pronta ad un passaggio di mano alla fine dello scorso anno, quando di fatto l’attuale presidente James Pallotta e l’imprenditore Dan Friedkin avevano fissato attorno ai 700 milioni di euro la valutazione del club. Poi è arrivato il coronavirus a scombussolare l’intero mondo economico e tutto ha subito un brusco rallentamento.
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Cessione Roma: Friedkin valuta il da farsi
Come riporta Romapress questa potrebbe essere una settimana decisiva per la trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin. Il sogno di quest’ultimo di rilevare la società potrebbe non realizzarsi. La testata infatti sottolinea come la mancata considerazione dell’ultima offerta fatta a Pallotta sta facendo riflettere l’imprenditore di Houston sul da farsi. L’indecisione sta nell’opportunità di presentare una nuova offerta o meno, e dunque chiudere la trattativa. La decisione dovrebbe arrivare entro la fine di questa settimana.
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