Non ci sono novità sulla serie A. Anzi una c’è, vale a dire che il 13 giugno, se non arriverà una deroga, non si tornerà sicuramente in campo. Saltati anche per ora gli allenamenti di gruppo, tornano di moda i playoff. Ma andiamo con ordine.
Ieri con un comunicato ufficiale, seguendo le indicazioni dell’ultimo Dpcm, la Federcalcio ha prorogato lo stop delle attività sportive fino al prossimo 14 giugno. Quel vuol dire che il campionato non potrà riprendere il 13 giugno come la Lega aveva pianificato, ma sicuramente dopo (giorno 20?). L’Uefa aveva obbligato le federazioni a decidere data e format della ripartenza entro il 25 maggio, ma ora l’Esecutivo è stato spostato al 17 giugno e quindi ci sarà ancora tempo per decidere tutto.
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Nel frattempo in Germania già si gioca. In Italia invece ancora manca l’accordo sul protocollo medico-sanitario che i club dovranno seguire, ed è soprattutto il nodo legato alla quarantena delle squadre che non è stato sciolto. Ad ogni modo a breve potrebbero riprendere gli allenamenti di gruppo e i giocatori dovrebbero finalmente poter scambiare qualche passaggio con i compagni di squadra.
Serie A: i playoff tornano di moda
Lo slittamento della ripartenza ad una data successiva al 13 giugno rende di fatto ancor più complicato il calendario. Si potrebbe magari giocare già dal 15, o magari dal 20. In ogni caso ci saranno sempre meno giorni a disposizioni per scendere in campo. Un tour de force che diventa sempre più complicato, insomma, con le semifinali e finale di Coppa Italia che rischiano di saltare.
Giocare la bellezza di 124 gare di campionato in appena una cinquantina di giorni diventa una mission quasi impossibile, considerando gli sforzi fisici degli atleti e il rischio del contagio sempre all’orizzonte. Per questo sta tornando di moda l’ipotesi playoff, ventilata già da tempo dal presidente Figc Gravina.
Con una novità importante, ovvero la possibilità che adesso ha Gravina di imporre un format diverso per chiudere il campionato, “potere” arrivato con il “Decreto rilancio”. Si ipotizzano tabelloni a 12 o 16 squadre, per concludere il torneo con poche partite. Ma c’è anche l’ipotesi di coinvolgere tutte e 20 le squadre. Le prime 12 in lotta per il titolo, le altre 8 per la salvezza.