Serie A, dopo il via libera definitivo agli allenamenti di gruppo il ministro dello Sport Spadafora ha fissato per il 28 maggio una riunione decisiva con Figc e Lega.
C’è una data decisiva. Il 28 maggio la Serie A saprà se e quando ripartirà, e con quale formate. Queste le parole del ministro dello Sport Spadafora a Rai Sport dopo il via libero definitivo agli allenamenti di gruppo.
“Poco fa ho convocato una riunione per il 28 maggio alle 15 con il presidente Gravina e Dal Pino, insieme alle altre componenti della federazione. Credo che saremo nelle condizioni di avere tutti i dati per poter decidere con il Governo la data di se e quando il campionato potrà ripartire. Quindi entro il 28 maggio dovremmo avere una data. Finalmente gli allenamenti potranno riprendere. La Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta. Ci sono dei chiarimenti anche sui tempi di quarantena e di isolamento, degli eventuali positivi. Ci si raccomanda sempre, chiaramente, di non incidere sui bisogni dei tamponi a disposizione dei cittadini. E soprattutto si evita questo autoisolamento iniziale, in modo da consentire a tutte le squadre di avviare gli allenamenti pur non avendo una struttura in grado di contenere un ritiro”.
In caso di positività di uno dei componenti della rosa ci sarà un aumento di tamponi e la quarantena solo per il contagiato, con la possibilità di andare avanti anche con il campionato se sarà ripartito.
Sì, proprio così. Oggi ci siamo arrivati perché la situazione ci consente di rivedere queste regole in senso migliorativo. In un momento in cui tutti gli italiani hanno condizioni più leggere di ripartenza sempre facendo attenzione, è giusto che anche il mondo del calcio abbia questa possibilità.
Da sportivo, l’idea dei playoff è campata in aria o praticabile a suo parere?
Ho notato che in tanti cambiano idea, come la Uefa che ha posticipato il termine entro cui dare la data di inizio di campionato. Il format lo decidono le federazioni, ma credo che una volta che si comincia il campionato è per concluderlo.
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Oltre al ministro Spadafora ha parlato della possibile ripresa anche il presidente dell’Aic Damiano Tommasi. Confermando che la prudenza non è mai troppa, prima di ripartire: “La prudenza viene prima di tutto. I tempi che ci aspettiamo e di cui abbiamo bisogno noi non coincidono con i tempi della scienza, speriamo di poter accelerare nelle prossime settimane. Quello che abbbiamo chiesto è che ci sia uniformità di applicazione e di garanzia di sicurezza”.
Quante settimane di allenamenti ci vorranno prima di riprendere il campionato?
Minimo quattro settimane, solo così si possono limitare gli infortuni.
Il 20 giugno è una data più verosimile rispetto al 13 come possibile ripresa?
Non dobbiano porci limiti di data se vogliamo ripartire, le quattro settimane non devono essere viste come un problema, ma necessarie per svolgere le partite. Abbiamo sempre ragionato su questa tempistica. Tutti però non vedono l’ora di scendere in campo, per un atleta professionista rimanere fermo a lungo è un problema.
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