Il bilancio della Roma continua ad essere in rosso. E la conferma è arrivata anche dalla pubblicazione della trimestrale relativa al 31 marzo, che ha rivelato un indebitamento finanziario netto consolidato di 278,5 milioni di euro. Un netto peggioramento rispetto ai conti del passato.
A influire sui conti in rosso del club è stata, a livello sportivo, la mancata partecipazione alla Champions League, i cui introiti importanti sono venuti meno. Ma non solo. La Gazzetta dello Sport sottolinea anche come influisca il bond da 275 milioni emesso l’8 agosto 2019. La prossima assemblea degli azionisti è prevista per il 26 giugno e per il 29 giugno in seconda convocazione, con Pallotta nel frattempo chiamato a garantire altra liquidità immettendo 20 milioni di euro nelle casse societarie, che si aggiungono agli 89,1 già versati nei mesi scorsi.
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Roma: come risanare il bilancio
Detto che – in caso di ripartenza del campionato – arrivare al quarto posto e garantirsi dunque un posto nella prossima Champions League sarebbe davvere molto importante, sono essenzialmente due le strade che la Roma può compiere per risanare le casse societarie. Vale a dire la cessione di alcuni giocatori e il netto abbattimento del costo del lavoro.
Il direttore sportivo Petrachi sarà dunque l’uomo chiave, chiamato a piazzare altrove i giocatori che non rientrano più nei piani del club. Chiaramente anche con l’obiettivo di ricavarne delle plusvalenze, come ad esempio nel caso di Cengiz Under e Kluivert. Nella lista dei calciatori in partenza ci sono ad esempio Coric, Olsen, Florenzi, Karsdorp, oltre ovviamente a Schick, la cui cessione al Lipsia dovrebbe garantire dei buoni introiti.
E poi ci sono quegli elementi che hanno un ingaggio alto e la cui cessione garantirebbe un notevole risparmio: Pastore in primis, ma anche Juan Jesus, Fazio e probabilmente anche Perotti.