Adesso è anche ufficiale. La Roma potrà riaprire Trigoria e far sì che i suoi giocatori possano riprendere ad allenarsi nel loro centro sportivo. Ad annuncialo lo stesso club giallorosso sui social. “L’#ASRoma ringrazia la
@RegioneLazioper la sensibilità dimostrata nei confronti degli sport di squadra. Dalla prossima settimana i calciatori potranno svolgere visite mediche e allenamenti individuali a Trigoria, osservando le linee guida relative al distanziamento sociale” si legge su Twitter.
Ad ogni modo quello della ripartenza del calcio giocato è un argomento di grande dibattito sui social. E che non trova d’accordo nemmeno gli stessi tifosi della Roma, che sono spaccati in due fazioni. Ovvero quelli che credono che non sia giusto completare il campionato e quelli invece che sottolineano come per i giocatori sia semplicemente il ritorno al proprio lavoro.
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Roma, i commenti dei tifosi sui social
Decisamente contro la ripresa Piero, che su Twitter scrive: “Il calcio è della gente miei cari signori. Avete fatto tante belle iniziative ma vi state rimangiando tutto in nome del dio denaro. Ma senza noi tifosi, non siete nulla. Non dimenticatelo mai”. O come Chiara che scrive invece: “Mi dispiace troppo constatare che dopo mesi di beneficenza e grandi iniziative siamo caduti nel ridicolo anche noi. Questa non è la vera Roma”. Giorgettozan sottolinea: “vi sembra il caso di ricominciare quando ancora ci sono dai 200 ai 400 morti al giorno? vergognatevi”
Ma sono anche tanti i tifosi che sono invece d’accordo sulla ripresa degli allenamenti e sulla possibilità che il campionato di serie A riparta. Newmarc67 infatti scrive: “Si sta come al solito esagerando. Partono degli allenamenti individuali. Non vedo niente di scandaloso”. Per Moreno “Finalmente una decisione sensata, noi tifosi romanisti abbiamo bisogno di voi”.
E poi tantissimi altri commenti a riguardo, che sottolineano in fondo come in questo periodo sia davvero difficile riuscire a trovare un punto d’intesa sul calcio. Che deve pensare a ripartire e allo stesso tempo si trova costretto a fare i conti con un’emergenza Coronavirus che ancora non può dirsi superata.