Cessione Roma, Friedkin riflette sulla nuova offerta

L’emergenza Coronavirus non ha solamente bloccato i campionati del mondo intero, ma ha anche rallentato la trattativa per la cessione della Roma, che ormai va avanti da mesi. Come riporta Il Corriere dello Sport non ci sono negli ultimi tempi passi in avanti tra James Pallotta, il presidente giallorosso, e l’imprenditore americano Dan Friedkin.

Pallotta

E il perché è facilmente comprensibile. Nello scorso mese di dicembre le due parti si erano messe d’accordo per una somma di 710 milioni di euro e le firma sembravano essere solo una formalità. Ma da quel mese di dicembre il mondo è stato stravolto dalla pandemia. Che oltre a morti e contagi in ogni angolo del pianeta provocherà senz’altro delle ripercussioni economiche su tutti.

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Per questo motivo Friedkin per il momento difficilmente accelererà, è lecito che l’imprenditore voglia prima verificare in modo concreto i danni economici che il Coronavirus lascerà, non solo sulle sue aziende ma anche nel calcio italiano. E’ scontato dire che oggi il valore del club giallorosso non è più quello dello scorso mese di dicembre e dunque le due parti probabilmente dovranno trovare un nuovo accordo ad un nuovo prezzo.

Lo stesso Corriere dello Sport ricorda come è probabile che lo stesso Friedkin attenda i prossimi appuntamenti tecnici del club giallorosso, ovvero la semestrale da presentare il 30 aprile e il bilancio del 30 giugno, per valutare al meglio la situazione. Pallotta in ogni caso rispetterà l’impegno di completare l’aumento di capitale e di assicurare la liquidità necessaria nei prossimi mesi.

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