La ripresa della serie A continua ad essere ancora un punto interrogativo. Tuttavia è normale che sia così, perché a dettare i tempi del ritorno in campo saranno soprattutto i numeri del Coronavirus. Solo quando l’emergenza sarà cessata si potrà pensare al calcio. Nel frattempo però è giusto pianificare e fare delle ipotesi sul resto della stagione.
La volontà è quella di terminare il torneo e di disputare le dodici giornate rimanenti. Anche se ci sono alcuni club – come il Brescia – contrari. Subito dopo il lockdown previsto fino al 3 maggio le squadre dovrebbero tornare ad allenarsi, seguendo ovviamente tutte le indicazioni del protocollo medico-sanitario. Quindi il 31 maggio si potrebbe giocare e andare avanti con un vero tour de force di impegni, ma il condizionale è sempre d’obbligo.
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La conferma del presidente Figc Gravina
Una volontà quella di terminare i campionati, confermata anche ieri dal presidente Figc Gravina a Sky Calcio Club: «Non appena ce ne saranno le condizioni, finiremo i campionati ma non abbiamo una scadenza, ci affideremo alle indicazioni della Fifa e del nostro comitato tecnico-scientifico. Inizieremo, mi auguro, a inizio mese, con dei controlli per garantire la negatività a cui seguirà l’allenamento».
«Giocare in estate? Non abbiamo una scadenza, ma l’idea è di completare i campionati – ha detto ancora Gravina – sento da più parti voci contrastanti, ma bisogna fare chiarezza. Oggi siamo nelle condizioni di dover rispettare le indicazioni che arrivano della autorità. Non possiamo rischiare ma fino a quando non ci sarà impedito da condizioni oggettive, noi dobbiamo definire i nostri campionati».
Anche perché in caso di mancato completamento dei campionati potrebbero sorgere altri problemi. «La mancata definizione dei nostri organici e qualunque scelta che può derivare dal non completamente o l’annullamento delle competizioni porterebbe a conseguenze negative per il mondo del calcio e non solo» ha sottolineato il presidente della Figc.