Obiettivo ripartire. La serie A vuole farlo al più presto, ma rispettando ovviamente tutti i protocolli medico-sanitari e i tempi che saranno, inevitabilmente, dettati dall’emergenza Coronavirus.
La Figc però è al lavoro e, calendario alla mano, come riporta Il Corriere dello Sport ha già appuntato delle date. La più importante è quella del prossimo 31 maggio. Perché alla fine del prossimo mese si spera finalmente di poter tornare a giocare per disputare le rimanenti giornate del campionato e assegnare il titolo, oltre che decretare piazzamenti europei e retrocessioni. Anzi, si potrebbe anche tornare a giocare qualche giorno prima, per recuperare – forse il 27 maggio – le quattro gare rinviate relative alla venticinquesima giornata.
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Certo è che non si possono ancora fare previsioni certe, ma solo seguire giorno dopo giorno l’andamento della pandemia nel nostro paese. Di certezza al momento pare essercene una sola, si punta a ripartire, anche a costo di iniziare a giocare a giugno. Perché si deve cercare di concludere a tutti i costi la stagione, pure per motivi prettamente economici. In caso di mancato ritorno in campo infatti si stimano circa 500 milioni di euro. E forse anche di più.
Obiettivo tornare ad allenarsi
Per tornare a giocare però si dovrà prima tornare ad allenarsi e il “lockdown” in Italia terminerà – almeno per ora – il prossimo 3 maggio. Fino a quella data, dunque, impossibile pensare che le squadre possano ritrovarsi per sudare in gruppo. Si sta lavorando però per arrivare ad una deroga che consenta quantomeno di poter convocare i propri atleti per effettuare esami, visite e tutti i controlli necessari per ricominciare l’attività agonistica. Previste almeno quattro settimane di allenamenti prima della ripartenza del campionato. Ma i giocatori non saranno subito in gruppo, ma verranno almeno inizialmente divisi in gruppetti per motivi di sicurezza.