serie A, maxi-ritiri in vista per le squadre?

Obiettivo, la ripresa. Non è un mistero che la volontà della Lega sia quella di portare a termine questo campionato. Rimangono dodici giornate da disputare e bisogna emettere i verdetti relativi a scudetto, piazzamenti europei e retrocessioni. Si farà insomma di tutto per scendere in campo non appena l’emergenza Coronavirus cesserà, si parla di fine maggio o inizio giugno per concludere poi a luglio inoltrato.

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Ieri la commissione medica della Federcalcio – come riporta Il Corriere dello Sport – si è radunata in videoconferenza per iniziare a discutere del protocollo medico-sanitario al quale tutte le squadre dovranno attenersi non appena ci sarà la possibilità di riprendere le attività. Massima precauzione in ogni caso. I giocatori verranno sottoposti a diversi test, gli ambienti dovranno essere sanificati e chiaramente bisognerà limitare l’accesso ai centri sportivi alle sole persone che fanno parte della squadra.

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L’ipotesi “safe zone”

Una delle ipotesi che sono circolate negli ultimi giorni è quella relativa alla creazione delle “safe zone”, ovvero delle zone nelle quali il rischio contagio possa essere vicino allo zero. E per questo si era pensato a dei maxi-ritiri per le squadre di serie A. Non tutte però posseggono un centro sportivo, per non parlare poi di quelle delle categorie inferiori. Per questo motivo alla fine questa idea difficilmente potrà essere messa in pratica. In ogni caso quando si tornerà a giocare le squadre saranno comunque impegnate ogni tre giorni, qualche soluzione si dovrà trovare.

Ma l’obiettivo è ripartire

Ancora è impossibile ipotizzare date certe riguardo la ripresa delle attività sportive, anche se i numeri relativi all’emergenza Coronavirus sembrano essere in discesa. Di sicuro però si farà di tutto per tornare in campo, perché anche il presidente Gravina ha sottolineato come rimettere in moto il meccanismo calcio sia fondamentale anche in ambito economico.

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