Spinazzola: “Mi mancano gli allenamenti, ma ora penso ai medici e a chi sta male”

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NOTIZIE AS ROMA DICHIARAZIONI SPINAZZOLA – In questi giorni di calma piatta ogni giocatore prova a distrarsi dentro la propria casa in maniera differente: dal chi si diletta in cucina al dedicarsi ai propri figli. L’esperienza di Leonardo Spinazzola la racconta il calciatore, che oggi compie 27 anni, ai microfoni di Roma Radio.

Dichiarazioni Spinazzola

Come si festeggia un compleanno in quarantena?
Innanzitutto con mio figlio, con lui ogni giorno è un compleanno. Ci lamentiamo sempre che non possiamo stare con i nostri figli e adesso abbiamo tutto il tempo. Mia moglie si è fatta spedire dei palloncini, tra poco li gonfiamo, mi ha detto di mettermi una camicia: cambiamo un po’, altrimenti sto sempre in pantaloncini e maglietta.

Noi a casa stiamo mangiando un po’ di più. Per voi calciatori invece a casa è più tosta?
Sì, è tosta, anche perché vedo mio figlio a casa che mangia sempre cioccolata e gli dico ‘Quanto sei fortunato’. Io ho sempre fame, però mangio mandorle e altre cose che riempiono un po’ lo stomaco ma hanno poco sapore.

Cosa ti manca di più: le partite o la quotidianità con i tuoi compagni?
Mi manca tutto. Forse più gli allenamenti con i compagni, perché solitamente stiamo più con loro che con le nostre famiglie. Ogni squadra è una seconda famiglia, passi tantissimo tempo con loro, ti diverti e ridi. Poi certo mi manca anche la partita, lo stadio, i tifosi, il calore della gente. Dobbiamo avere tanta pazienza, anche perché non penso sia breve questa situazione.

Un pensiero per Bergamo

Sul momento attuale
Speriamo finisca presto. Soprattutto al nord. Mi dispiace tanto per la città di Bergamo, una città con cui ho un legame particolare. Penso a tutti i dottori, ai medici, agli infermieri: persone che stanno perdendo anche la vita, per chi sta male. Loro sono i veri eroi perché salvano tante vite, noi calciatori al massimo possiamo dare un sorriso o una lacrima alla gente.

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