NOTIZIE SERIE A STIPENDI CALCIATORI – Uno dei temi principali dell’emergenza Coronavirus che si sta affrontando in questi giorni è quello riguardante gli stipendi dei giocatori. Nell’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’, viene riportata l’intervista all’Avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo.
A causa della pandemia scoppiata nel mondo per il Covid-19, il calcio si è fermato, ma i giocatori potranno percepire lo stesso lo stipendio a pieno? “In materia sportiva non esiste una norma, ma in senso giuslavoristico si: il codice civile disciplina il caso dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione. Quindi tanto le società, quanto i tesserati non sono più tenuti a rispettare l’obbligazione”, la risposta di Grassani.
Dunque il club può smettere di pagare il calciatore per tutto il tempo in cui non può allenarsi?
Teoricamente sì. E posso assicurarle che diversi presidenti hanno già attivato i loro uffici legali per trovare una strada che eviti il collasso generale. Non si tratta di voler risparmiare o speculare ma di salvaguardare il rischio d’impresa
Però i giocatori potrebbero recuperare denaro se si giocasse oltre li 30 giugno.
Si. Naturalmente, qualora il ritardo fosse inferiore al periodo di sosta forzata, verrebbero pagati solo per la fase di extension del calcio.
Si gioca fino al 15 luglio?
I tesserati prendono mezzo stipendio. O in alternativa: vengono pagati adesso regolarmente e poi giocano senza stipendio le partite di luglio.
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