Serie A, fermate tutto: l’appello di Tommasi e Balotelli

Serie A, fermate tutto: l’appello di Tommasi e Balotelli. Il nuovo decreto permette comunque ancora alla Serie A di continuare a giocare.

Damiano Tomamasi ©Getty Images

Nel corso della trasmissione “Dribbling” il presidente della Figc Gravina ha ammesso che in caso di positività al coronavirus da parte di un calciatore della Serie A sarebbe molto complicato evitare la sospensione del campionato. «Dobbiamo essere realisti, c’è anche questa possibilità. A quel punto adotteremo in quelle circostanze tutti i provvedimenti necessari per garantire prima la tutela dei nostri atleti e poi capire che cosa si può fare e che impatto può avere sulla competizione sportiva».

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Serie A a rischio sospensione?

Dopo il decreto firmato in nottata con la chiusura della Lombardia e di altre 14 province, la cui bozza era già circolata ieri, il presidente dell’Aic Damiano Tommasi ha sbottato su Twitter come riportato dalla “Gazzetta dello Sport“: “Serve altro? Stop football!!!”.

Anche l’attaccante del Brescia Balotelli vuole fermarsi e lo ha scritto tramite Instagram: “Amo il calcio più di voi xma giocare vuol dire viaggiare in pullman, treno, aereo, dormire in hotel, entrare comunque in contatto con altre persone al di fuori della tua società lavorativa. Già non vedo i miei figli per questo maledetto coronavirus, perché come sapete non vivono in Lombardia e già è snervante e triste per me. Di sicuro non vorrei mai che in più mia madre, con la quale mangio quasi tutti i giorni, non è una mia coetanea per quanto possa amare il calcio (al quale devo tutto), non mi va e tassativamente non voglio attaccarle niente! Per cosa? Per far divertire qualcun altro? O per non far perdere soldi? Ma dai, non scherzate! Ripigliatevi, avete rotto adesso. Non si scherza con la salute ragazzi”.

Intanto ci sono altre brutte notizie. Le amichevoli con Germania e Inghilterra della Nazionale di Mancini sono a rischio: «Sembra che la città di Norimberga chiederà di rinviare la partita, in Inghilterra c’è una disposizione di quarantena, mi auguro che si possa giocare almeno a porte chiuse».

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