Serie A salva? Almeno per ora. Esistono infatti ancora dei rischi che potrebbero mettere a repentaglio la disputa del campionato, cosa che ovviamente nessuno si augura.
Il Governo ha optato per le porte chiuse fino al prossimo 3 aprile, una decisione logica per impedire che il Coronavirus possa aumentare la sua diffusione. Ma cosa succederebbe nel caso in cui ad essere infetto fosse – ripetiamo, cosa che nessuno si augura – un giocatore? Questo sarebbe davvero un bel problema.
E’ accaduto alla Pianese, una squadra di serie C. Tra i loro giocatori ci sono stati alcuni positivi al Coronavirus e dunque tutti i giocatori sono dovuti andare in quarantena. E’ l’iter previsto. E dunque niente allenamenti, niente partite.
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Se accadesse un caso simile anche in serie A, è scontato che la prassi sarebbe la stessa. Con il campionato che, di fatto, dovrebbe subire altri rinvii o altri stop. Tant’è che – come ha riportato Il Corriere della Sera – tra i dirigenti dei club si è fatta anche strada la convinzione che il campionato di serie A possa fermarsi per poi essere ripreso in un secondo momento, anche dopo gli Europei. Con la speranza che questi possano disputarsi.
Le regole per i calciatori
Nel frattempo sono state consegnate ai giocatori delle norme igienico-sanitarie da rispettare. Evitare il contatto con i tifosi, non scambiare bottigliette e asciugamani con i compagni, non mangiare nello spogliatoio, utilizzare fazzoletti di carta monouso. E altre accortezze utili a fare sì che il Coronavirus non possa affacciarsi anche negli spogliatoi.