Il direttore sportivo della Roma Petrachi ha parlato delle polemiche per il rinvio di Juventus-Inter e delle altre partite di Serie A.
Prima dell’inizio della partita contro il Cagliari il direttore sportivo della Roma Petrachi ha parlato ai microfoni di Sky Sport, come riportato da “Forzaroma.info”.
Qual è la posizione della Roma in questi giorni di confusione per i rinvii dovuti all’emergenza coronavirus? Oggi qui si gioca regolarmente
La Roma ha sempre giocato e non è stata toccata da questi provvedimenti. Forse c’era la necessità di fermarci perché abbiamo giocato tanto, anche in coppa. Non siamo qui a fare polemica, l’idea di fermare tutto il campionato forse sarebbe stata la più corretta. Questa è una cosa straordinaria, qualsiasi cosa si fa si tende a sbagliare. E’ un evento anomalo e grave per la salute di tutti noi. Lasciamo agli organi competenti le scelte.
Questa sarà l’ultima partita dell’era Pallotta. Come cambieranno i suoi scenari e quelli della squadra?
In realtà sono mesi che se ne parla, siamo rimasti concentrati e distaccati dalle cose fuori dal campo. Noi siamo concentrati tappa dopo tappa per riprenderci, abbiamo fatto due gare importanti e vogliamo continuare così. Per l’aspetto societario ci sono le persone addette che pensano eventualmente al passaggio di proprietà. La squadra è concentrata per fare bene.
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Il tuo lavoro è stato condizionato da quanto è accaduto negli ultimi mesi?
Sicuramente questo cambio sembrava essere imminente ma alla fine si è prolungato. Quindi non è stato semplice in sede di calciomercato, alla fine mi hanno fatto lavorare e non posso dire nulla. Noi dobbiamo essere bravi, soprattutto io e il mister, a palare solo di calcio. Non ci manca assolutamente nulla, la società è stata sempre presente, non parliamo di mancati pagamenti ad esempio. Tutte le cose sono andate per il verso giusto. Quando e se ci sarà il cambio di proprietà parleremo bene con le persone che acquisteranno la Roma e vedremo quali saranno i progetti futuri. Noi dobbiamo lavorare sul campo.
Chi ha sbagliato in questi ultimi mesi? La Roma sembra aver fatto tre passi indietro
Non è mai semplice cercare di trovare delle giustificazioni o degli errori che si sono fatti. La squadra fino alla sosta esprimeva un grande calcio da collettivo e da squadra vera lasciando una sua impronta su questo campionato. Dopodiché con la ripresa qualcosina è cambiato, non abbiamo avuto un approccio importante e questo ci ha penalizzato. Quando abbiamo capito che avevamo sbagliato è subentrato un filino di paura e poco coraggio a giocare. Adesso ci stiamo ritrovando, questa è una squadra che se gioca il suo calcio può dar fastidio a chiunque. Ma se non siamo i primi ad aiutare i propri compagni, noi siamo una squadra a trazione anteriore, se non tutti si sacrificano e stanno bene rischiamo con chiunque. I ragazzi si sono parlati e credo che negli ultimi 15 giorni si sta rivedendo la Roma di inizio campionato.
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