Ormai non è più un mistero il fatto che la Roma stia per cambiare assetto societario. Sono mesi che infatti va avanti la trattativa tra Pallotta e Friedkin per trovare l’accordo definitivo.
Qualche tifoso ipotizza che il rendimento pessimo della squadra in queste prime settimane del 2020 sia imputabile anche proprio a questo cambio di proprietà, ma in realtà i giochi sembrerebbero ormai fatti e tutto sembra essere solo una questione di tempi.
Con Friedkin che è pronto a cambiare molte cose sulla gestione del club, ma deve comunque aspettare ancora un po’. La due diligence sulle dodici società che compongono As Roma è conclusa e presto dovrebbe arrivare l’assenso definitivo per l’acquisto da parte del board di “Friedkin Group”. Se Pallotta accetterà la somma offerta si inizieranno a firmare i contratti preliminari.
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Cosa che potrebbe avvenire tra la fine di questo mese e l’inizio di marzo, giorni nei quali dovrebbe anche partire l’Opa in Borsa.
Quanto costa la Roma?
La valutazione data al club si aggira in torno ai 780 milioni e il passaggio di proprietà effettivo arriverà a fine stagione. Una somma importante che però potrebbe scendere nel caso in cui la Roma non riuscirà a centrare l’obiettivo Champions League. Cifra che ripagherebbe Pallotta anche degli sforzi economici fatti durante la sua gestione. A partire dalla stagione 2011-12 l’imprenditore di Boston ha infatti immesso nelle casse del club ben 172 milioni tutti in conto capitale, con 29 milioni di euro di prestito sono stati convertiti in conto capitale.