Carles Perez si presenta ai tifosi giallorossi dicendo di non rimpiangere il Barcellona: “La Roma è un salto in avanti nella mia carriera”.
Ha già giocato due partite ma la sua avventura alla Roma è solo agli albori. Carles Perez dopo un esordio non esaltante contro il Sassuolo è apparso già più incisivo col Bologna ed è per questo motivo che Fonseca potrebbe schierarlo titolare nella fondamentale partita di Bergamo. Oggi nel frattempo nel corso della conferenza stampa di presentazione ha fatto capire di vedere la Roma come un importante passo in avanti nella sua carriera.
Fonseca ti aveva avvertito sulle marcature strette in Italia rispetto alla Spagna, hai già notato le differenze con il calcio spagnolo?
“Buonasera a tutti, Fonseca mi aveva avvertito telefonicamente del tipo di marcature strette che avrei trovato in Serie A e nelle prime due partite ho avuto la prova di quanto sono duri i difensori in Italia. Ma già nella seconda partita mi sono trovato meglio”.
L’arrivo alla Roma è un punto di arrivo o nella tua testa c’è già il pensiero di tornare al Barcellona?
“Se ho deciso di venire alla Roma è perché voglio crescere e diventare importante qui. Il Barcellona è il passato, la Roma è il presente. Ho firmato un contratto di 4 anni e mezzo e farò di tutto per crescere qui”.
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Carles Perez: le sue parole in conferenza stampa
Che percezione avevi della Roma dalla Spagna? Cosa ti ha convinto a venire qui?
Ho sempre visto la Roma come un grande club. La chiacchierata col mister, la fiducia e le spiegazioni sono state decisive per il trasferimento. Sono felice di essere qui, sono uscito da un grande club ma sono arrivato in uno altrettanto grande”.
Il passaggio dall’Italia alla Spagna è stato molto forte. Già sapevate delle differenze o vi ha colto di sorpresa?
“Arrivo da un grande club, ma la Roma mi sembra un passo in avanti per la mia carriera perché devo dimostrare quello che valgo. Posso dimostrare quanto valgo, cambio cultura e questa sarà una sfida importante. Non si può pretendere di arrivare in una squadra e giocare titolare. Nessuno ti regala niente, devi lavorare per guadagnare un posto importante”.
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