Roma, vicolo Dzeko: i malumori del nuovo capitano. L’attaccante non è riuscito a nascondere la sua rabbia nei confronti dei compagni.
L’esordio da nuovo capitano non è stato di certo come sognava. Edin Dzeko ha ereditato la fascia di Alessandro Florenzi, ceduto in prestito al Valencia. La sua prima partita con la fascia “fissa” al braccio è stata però da dimenticare. E Dzeko è stato molto critico con i compagni non solo in campo con continui richiami ma anche nelle dichiarazioni a fine partita.
«Il primo tempo non è stato da Serie A, non va bene per una squadra che vuole giocare in Champions. Forse ci sono troppi giovani, che tendono ad accontentarsi di una o due partite fatte bene». E poi, come riportato dall’edizione odierna del “Corriere dello Sport“, quelle parole dette a Fonseca. «Mi ha chiesto di non protestare con l’arbitro» ha detto l’allenatore. «Non gli ho detto niente di particolare» ha chiosato l’attaccante.
LEGGI ANCHE >>> Calciomercato, la Roma fa la spesa in casa dell’Ajax
Roma, Dzeko chiede di più
In realtà, rivedendo le immagini televisive, sembra che il giocatore pronunci tre volte la parola «pochi». Pochi cosa? In questi giorni Dzeko dovrà essere bravo a tramutare la sua rabbia in energie positive per incitare i compagni, anche quelli più giovani, a dare di più. Dovrà essere d’esempio e allo stesso tempo dovrà pretendere il massimo, in qualità di capitano. Perché se il problema sono i troppi giovani, la Roma è in un vicolo cieco avendo acquistato nel calciomercato invernale tre calciatori classe ’98.
A parte l’esperienza di Dzeko e Kolarov, la società ha puntato sui giovani e da questo punto di vista Dzeko dovrà rassegnarsi e cambiare atteggiamento: se la Roma tornare in alto, dovrà farlo con l’aiuto fondamentale di quei giovani bersagliati dallo stesso bosniaco.
LEGGI ANCHE >>> Sassuolo-Roma: le reazioni dei tifosi sui social