Soltanto qualche settimana fa Javier Pastore era un desaparecido in casa Roma. L’argentino, frenato da qualche infortunio di troppo, non riusciva mai ad essere importante per la squadra. Nonostante il talento – non stiamo qui nemmeno a sottolinearlo – non gli manchi di certo. Nel momento della difficoltà Paulo Fonseca, al quale va dato atto di essere un allenatore che crede fortemente nei suoi ragazzi, si è affidato a Pastore prima come mediano davanti alla difesa. Quindi come trequartista, il ruolo che più si aggrada all’argentino.
Pastore si è fatto trovare, ha iniziato a collezionare gettoni di presenza e a giocare con continuità. E il suo fisico non ha potuto che risentirne, in maniera positiva. Il numero 22 ormai è un titolare stabile della Roma e quando rientreranno in rosa tutti i giocatori infortunati sarà dura per Fonseca tenerlo fuori.
A testimoniare il suo rendimento molto positivo ci sono anche i numeri, elaborati da Opta. Pastore – oltre a illuminare il gioco con la sua classe – ha infatti recuperato in Roma-Napoli ben 11 palloni. Soltanto nel 2010 in Fiorentina-Palermo era riuscito a fare meglio.
11 – Javier #Pastore ha recuperato 11 palloni in #RomaNapoli: solo una volta nella sua carriera in Serie A ha fatto meglio (15 in Fiorentina-Palermo dell'ottobre 2010). Rigenerato. pic.twitter.com/vbbUFNEzM7
— OptaPaolo (@OptaPaolo) November 2, 2019
I numeri difficilmente mentono e testimoniano la centralità che ha assunto questo giocatore nel progetto tattico di Fonseca. In poche gare sono state spazzate via tutte le voci di calciomercato che lo volevano in partenza verso altri lidi. La Roma adesso si gode il momento magico del suo giocatore.