Smalling: «Venire alla Roma è stata una sfida»

Chris Smalling
Chris Smalling @Geety Images

Chris Smalling è l’uomo del momento in casa Roma. Il centrale inglese – per il quale il club giallorosso punta all’acquisto definitivo – al portale “The Atletic” ha concesso una lunga intervista. Chiarendo prima di tutto il perché della sua decisione di lasciare lo United.

«Ho iniziato a pensare di giocare lontano dallo United abbastanza tardi nella finestra di mercato. Avevo firmato un nuovo contratto con il Manchester sei mesi prima e stavo giocando regolarmente quando è arrivato Solskjaer. Poi si è parlato di un nuovo difensore centrale per tutta l’estate. Il mister ha schierato Lindelof e Maguire nelle prime partite e ha lasciato Tuanzebe in panchina. Alla fine della sessione di mercato sentivo di aver bisogno di una chiara immagine di dove mi trovassi» dice Smalling. Che parla poi dell’offerta della Roma. «Allo United avrei giocato 20-25 partite, forse di più, poi la Roma ha fatto la sua offerta. Mi è stato detto che potevo giocare 40-50 partite con la Roma, forse il doppio di quanto avrei giocato allo United. Venire a Roma è stata una sfida, è un grande club con grandi aspettative che vuole vincere un trofeo».

Nell’intervista Smalling ha anche parlato dell’aspetto tattico: «Fonseca vuole una linea difensiva molto più alta di quanto abbia mai giocato prima. Voleva un difensore rapido ed aggressivo – e questo sono io -. Rispetto alla Premier League devo fare molto di più. Ho giocato con Fazio che parla inglese e anche con Mancini. Stiamo diventando più forti partita dopo partita e stiamo concedendo alle squadre pochissime opportunità» ha continuato il difensore inglese, che infine ha solo parole d’elogio per la sua nuova tifoseria.

«I tifosi sono pazzi qui, lo stadio è molto rumoroso, soprattutto gli ultras. Le persone mi vedono in strada e vengono sempre a dirmi “Forza Roma”. Qualcuno è venuto al campo d’allenamento e mi ha regalato un disegno che mi ritraeva con mio figlio. Senti il loro amore e questo ti rende più fiducioso» ha concluso Smalling.

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