Radja Nainggolan come al solito non si fa problemi a dire la sua verità, senza filtri. Lo ha fatto anche stavolta, in una lunga intervista rilasciata al “Corriere dello Sport”. Ecco i passaggi in cui parla della sua sempre e comunque amata Roma.
Domenica c’è anche il derby, Lazio-Roma.
“Tifo per i miei ex compagni, ci mancherebbe. Gli sono rimasto affezionato. M’hanno detto che Fonseca è bravo. Certo, peccato, fare la semifinale di Champions e poi sfasciare così la squadra. Una cosa troppo strana”.
Monchi e la Roma, Monchi e Nainggolan. Cosa non ha funzionato?
“Tu pensa che io ero convinto che Di Francesco non mi voleva, d’accordo con Monchi. Poi, invece, mi ha chiamato alla Samp. “Ti voglio con me”, mi ha detto, “ci possiamo divertire”.
E Monchi?
“Si vede che il lavoro in Italia non gli è venuto bene. A Siviglia andava forte, Roma non era il suo mondo. Uno che va via dopo cinque mesi e due giorni dopo ha già firmato col Siviglia”.
Ti ha voluto fuori dalla Roma.
“Pensa che ero convinto di avere un buon rapporto con lui. Mi parlava confidenzialmente. Mi chiedeva: questo giocatore che ne pensi, quello come lo vedi?”.
Lapidato sui social per esserti congratulato con Dzeko dopo il rinnovo con la Roma.
“Non devo fingere per accontentare la gente. Sono rimasto legato a Dzeko e sono felice se lui è felice. Ho fatto la stessa cosa con Lukaku quando è venuto all’Inter”.
Con chi ti senti della tua Roma?
“A parte Dzeko, più che altro Daniele De Rossi, Totti, Manolas, Pjanic, Jesus. Jesus è forte. Lo criticano, ma mi è sempre piaciuto, come difensore e come uomo. Lui non è il classico brasiliano che si chiude con i suoi”.
De Rossi dice anche da Buenos Aires che ti vuole bene.
“Anche io gliene voglio, molto. Con lui e Totti ho avuto un rapporto speciale. Li vedevo da Cagliari e mi dicevo: “Guarda ‘sti due, saranno due boss… mi faranno stare zitto. Poi li conosci ed è tutta un’altra storia. I primi ad accoglierti sono loro. Francesco sembra uno che scherza sempre, ma poi scopri che è timido. Daniele parlava di più nello spogliatoio. È più cazzuto. Totti è leader in campo”.
Come lo vedi De Rossi allenatore? “Farà una grande carriera. Calcisticamente, ha una testa enorme. Alla Roma? Non per forza. Non è facile far bene nella piazza dove sei stato un giocatore importante per tanti anni”.
Hai sgridato Manolas per la sua scelta? “Lui è uno che a pelle mi piace. Uno vero, c’ho legato tanto. Scelta difficile, la sua. Sappiamo cos’è Napoli per il tifoso romanista. Apprezzo che l’ha detto con chiarezza, senza nascondersi”.
Il tuo addio alla Roma è stato un dolore per tanti tifosi. “Ne parlavo pochi giorni fa con un amico. Sarebbe stato bello tornare. Ma forse è meglio così, lasciarci con la semifinale di Champions. Avremmo rischiato di rovinare quel ricordo”.
Cosa ti manca di Roma?
“Di Roma mi piace tutto e dunque mi manca tutto”.
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