Ancora commossi e increduli dopo l’addio di Daniele De Rossi alla Roma, ultima onta riservata ai tifosi giallorossi in una stagione vergognosa e da dimenticare, i nostri redattori hanno stilato il pagellone di fine anno. Tanti i giocatori bocciati con votacci clamorosi, con il mercato di Monchi che è stato bocciato in toto. Il migliore, per ovvie ragioni, è stato il Capitano giallorosso, seguito da El Shaarawy e Zaniolo. Ecco le pagelle:
Olsen 4 – Non tutto sbagliato nella stagione dello svedese che in alcune partite si è esaltato, ma in più di un’occasione ha affossato la Roma con i suoi errori e le sue insicurezze
Mirante 6.5 – Chiamato in causa solo a fine campionato, l’ex Bologna si è rivelato sicuro e preciso. “Se avesse giocato da prima, saremmo già terzi” è stato uno dei ritornelli più ascoltati in questo finale di stagione
Manolas 5 – E’ di gran lunga il miglior difensore in rosa, ma troppo spesso si è tirato fuori dalla battaglia all’ultimo secondo, anche in partite fondamentali come il derby di ritorno e Inter-Roma
Fazio 4.5 – Male per lunghi tratti della stagione. Si riprende un po’ con la cura Ranieri, ma i disastri fatti in precedenza non gli consentono di arrivare nemmeno al 5
Juan Jesus 5.5 – Non arriva al sei per alcune insicurezze decisive
Marcano 3 – Per fortuna è arrivato a parametro zero
Kolarov 5 – Ai tanti gol realizzati fanno da contraltare incertezze, svarioni e dichiarazioni discutibili
Santon 5- All’inizio ha dato dei segnali incoraggianti di ripresa, ma poi è tornato ben presto il giocatore visto negli ultimi anni interisti, tra infortuni e incertezze
Florenzi 5.5 – Anche lui ha alternato luci e ombre, soprattutto in fase difensiva. La macchia del rigore provocato contro il Porto non può essere cancellata dal bel gol contro la Juve
Karsdorp 3.5 – Male, anzi malissimo e non solo per una questione fisica. Con lui in campo, la Roma raramente ha conquistato i tre punti e quando è entrato a partita in corso abbiamo subito delle rimonte clamorose
Luca Pellegrini 5 – In giallorosso non è andato molto bene, molto positivi i suoi mesi a Cagliari che non dobbiamo tuttavia giudicare in questa sede
Nzonzi 4.5 – Il “mucho futbol” di cui parlava Monchi non si è visto quasi mai. Ha dato alcuni segnali di ripresa a fine campionato, starà alla società decidere se dargli fiducia anche la prossima stagione
De Rossi 10 – Ancora decisivo, nonostante l’età e gli acciacchi. Una guida sicura in mezzo al campo e dentro gli spogliatoi. Ha trascinato spesso la squadra, regalando con il suo ultimo gol in maglia giallorossa una vittoria in casa della Sampdoria. Con la sua lettera e il suo comportamento nella serata dell’addio ha dimostrato ancora una volta di amare la Roma sopra ogni cosa
Lorenzo Pellegrini 6.5 – Poteva sicuramente fare di più, ma nel suo momento migliore è stato fermato da alcuni infortuni fastidiosi. Il gol realizzato nella gara di addio di De Rossi lo candida ad onorare il lascito del numero 16 giallorosso
Cristante 5.5 – Ci si aspettava sicuramente di più dal miglior centrocampista della passata stagione. Alterna cose buone a cose da far cadere le braccia, ma ha l’attenuante di un’incertezza tattica che ha penalizzato anche altri compagni
Zaniolo 6.5 – Mezzo voto in meno per un finale di stagione imbarazzante. Resta comunque lui una delle note più liete dell’annus horribilis giallorosso
Pastore 3 – Soldi buttati? Forse è un giudizio eccessivo, ma di certo tra infortuni e prestazioni disastrose non ha giustificato i 24,7 milioni di euro spesi e i 3,5 milioni più bonus di ingaggio. Sin dai primi mesi della stagione, i tifosi della Roma hanno iniziato a rimpiangere Ziyech, bloccato a giugno da Monchi, ma abbandonato in modo imperdonabile dopo la virata sul Flaco
Coric ng – Impossibile dargli un voto, ma se nessun allenatore ha pensato di dargli una chance ci viene il sospetto che i 6 milioni spesi per lui siano stati un abbaglio
El Shaarawy 8 – Il migliore, a parte De Rossi. Grandi giocate, continuità e gol. La cosa assurda è che in Porto-Roma, gara più importante della stagione, un calciatore come lui non abbia giocato nemmeno un minuto. Ma questo è solamente uno dei tanti paradossi della Roma
Kluivert 5 – Stipendio alto e commissioni sontuose per Raiola, ma la sensazione di aver preso “quello sbagliato dell’Ajax” resta forte. Merita tuttavia una prova d’appello
Perotti 5- Non basta il gol vittoria nella partita di addio di De Rossi per riscattare una stagione da incubo
Under 5 – Il lungo infortunio lo ha sicuramente penalizzato, ma anche quando è stato integro ha fornito molto raramente le prestazioni scintillanti della scorsa stagione
Dzeko 5 – Dopo Torino-Roma, non è stato più lo stesso. In quanto a nervosismo e disicanto è stato sicuramente quello che ha subito più di tutti la cessione di Strootman, vissuta da tutto il gruppo come un segnale di debolezza e smantellamento
Schick 4.5 – Poteva fare di più e sfruttare meglio il periodo di assenza di Dzeko. Ancora una volta ha manifestato carenze a livello di mentalità, ma se la società dovesse decidere di dargli fiducia, forse sarebbe il caso di farlo sentire titolare e di affiancargli un attaccante più esperto, ma meno “ingombrante” del bosniaco
Di Francesco 4 – La prima colpa è non essere riuscito ad imporsi nelle scelte di mercato. La seconda, legata inevitabilmente alla prima, l’incapacità di trovare una soluzione e una formazione di riferimento ben delineata
Ranieri 6.5 – Nonostante alcuni risultati negativi, ha tentato di ridare un’anima ad una squadra completamente svuotata dalle cervellotiche scelte societarie
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