Calciomercato Roma, obiettivo taglio stipendi

Pastore
Javier Pastore ©Getty Images

Stipendi che pesano sul bilancio. “Il Messaggero” fa i conti in tasca alla Roma, e indica gli ingaggi che in base al rendimento non certo eccezionale gravano pesantemente sulle casse giallorosse.

L’emblema è Pastore: 30 anni a giugno, è stato pagato 24,6 milioni (più 1 di commissioni) e ha un contratto sino al 2023. Percepisce un ingaggio di 4 milioni (7,4 al lordo) e difficilmente si troverà una squadra disposta a pagare questa somma ed evitare così una minusvalenza alla Roma. L’unica strada percorribile appare il prestito, con il rischio di dovere pagare parte dello stipendio.

Situazione per certi versi simile in altri casi, con la speranza che il cambio di casacca possa fare aumentare il valore del cartellino, magari con la soluzione del prestito con diritto di riscatto. Il riferimento è a Olsen, Nzonzi e Karsdorp. Il centrocampista, classe ’88, è costato 27,9 milioni (più 1,5 di commissioni) e guadagna 3,1 milioni (5,7 al lordo). Il terzino olandese (16 milioni più 3 di bonus) e il portiere (costo 9 milioni più 2,3 di commissioni) sono altre due mezze delusioni. Inoltre è dalla scorsa estate che si sta provando a trovare una sistemazione a Perotti (ingaggio di 2,7 milioni, 5,2 lordi) e Juan Jesus (2,2 netti, 4,1 lordi): missione non semplice.

E poi c’è Dzeko a cui il club ha già comunicato che non rinnoverà il contratto (4,5 milioni, 8,3 al lordo), in scadenza nel 2020. La cessione in estate è la strada più percorribile.

Il prossimo calciomercato estivo della Roma, che senza la qualificazione in Champions League si ritroverebbe con almeno sessanta milioni di euro in meno, dovrò fare i conti con questi stipendi.

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