Più volte in questa stagione i problemi di rendimento della Roma sono stati attribuiti agli errori della difesa. Una dettagliata analisi proposta da Roberto Montenero e Paolo Minicucci ha individuato quelle che sono state le principali problematiche che si sono riproposte in gran parte dei gol subiti.
In particolare c’è un errore costante in 22 dei 39 gol incassati dalla Roma in questa stagione, vale a dire il 58% circa: errata postura e posizionamento del corpo in funzione della specifica situazione di gioco e nella determinata zona di campo, conseguenza del fatto di avere come primi riferimenti il pallone, la linea di reparto, le spaziature difensive e non l’avversario nella propria zona. Chiaramente con l’assenza di un avversario nella propria zona, i riferimenti diventano immediatamente il pallone e la linea di reparto. Non può essere una casualità e la ripetitività della tipologia dei gol subiti sanciscono la presenza di un errore.
Per allenare e migliorare questa situazione, secondo quanto proposto da Montenero e Minicucci, bisogna andare alla radice del problema: individuale in situazione, uomo nella zona (posture e posizionamenti funzionali appunto), è come riuscire a capire come meglio mettersi o orientarsi con il corpo per non farsi pressare, dominare un pallone e direzionarlo nel modo migliore, passarlo, calciarlo.
Lavorare pertanto sui dettagli e sulle abilità di tecnica applicata del singolo calciatore per migliorare il suo bagaglio di conoscenza e quindi la sua prestazione congiuntamente alle prestazioni di tutti gli altri compagni in campo. Fattore KAPPA: Knowledge Anticipation-Anticipazione Posture-Postura Position-Posizione Aggression-Aggressività In sostanza: Efficienza e Efficacia (minimo sforzo per il massimo risultato). Lavoro sul dettaglio del singolo come negli sport individuali (capacità coordinative, posture e posizionamento, letture e scelte). Individuale in situazione. Uomo nella Zona. Uomo prima del reparto. Lavoro funzionale, situazionale ed integrato.
L’attuale esasperazione del lavoro di reparto e della tattica o organizzazione collettiva – continuano Montenero e Minicucci – sta facendo perdere l’attenzione sulle capacità, qualità e conoscenze del singolo giocatore. Io perciò mi concentrerei sulla tattica o organizzazione individuale. Ma fino all’essenza del suo significato. Quindi la piena capacità di lettura e conseguente scelta del singolo in funzione e all’interno sia di un reparto che di tutto un armonico collettivo.