CHIEVO-ROMA CONFERENZA DI FRANCESCO – Alla vigilia del 23° turno di campionato, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco, si presente in conferenza stampa, per presentare la sfida di domani sera del Bentegodi, inizio ore 20:30, contro il Chievo Verona di Domenico Di Carlo.
ASROMALIVE.IT HA SEGUITO LA CONFERENZA IN TEMPO REALE
L’impegno con il Porto di martedì influenzerà nelle scelte di domani?
Innanzitutto ci sono dei calciatori che non saranno nemmeno convocati, perché si sono riacutizzati alcuni problemi. Tra questi Olsen, che ha un problema al polpaccio, speriamo di recuperarlo per martedì, e lo stesso Manolas che ha un problema al pube, ha fatto di tutto per esserci, ma ha ancora tanto fastidio. Loro rimarranno a casa, per il resto è da valutare solo Daniele De Rossi, non è ancora nelle condizioni ottimali per sostenere più impegni ravvicinati. Abbiamo recuperato Jesus che ha accorciato i tempi di recupero, oggi si è allenato con la squadra, è convocato per la gara.
La Roma contro le piccole ha perso 13 punti, come mai?
Di punti ne abbiamo persi da tante parti, è capitato anche alle altre squadre. Squadre agguerrite che vanno affrontate in un certo modo. Spesso le abbiamo anche dominate ma non siamo stati bravi a chiuderle, adesso dobbiamo essere più cinici, fase una fase difensiva adeguata, come fatto contro il Milan.
Su Karsdorp e Schick
Può essere riproposta l’accoppiata su quella corsia. Rick ha avuto maggiore continuità nella fase difensiva, dove può peccare un po’ di più, venendo da un campionato differente, e svolgendo un’ottima fase offensiva. Patrick ha messo dentro quella cattiveria che deve far parte di ogni calciatore, sono soddisfatto. Potrebbe essere riproposta in altre partite.
Su De Rossi e Nzonzi
Sono differenti ma possono giocare insieme. Abbiamo giocato più di 20 partite con il 4-2-3-1, ma al di là del sistema di gioco dobbiamo trovare la continuità. Gli atteggiamenti mentali sono più importanti del sistema di gioco. Ci sta che anche col Chievo riproporremo lo stesso modulo, serve continuità.
Sulla gestione di Nicolò Zaniolo. Ha bisogno di riposare?
Giocherà di nuovo, anche a livello mentale è libero, sfruttiamo questa sua gioventù e voglia di essere aggressivo e determinato. Deve migliorare, come dice lui stesso, perché a volte è troppo generoso, come Lorenzo Pellegrini, quando vuoi fare troppo incombi in certi errori.
Schick e Dzeko possono giocare insieme di nuovo?
Sì, rispondendo alla domanda di prima sì. Il centravanti è Edin, ma a parte questo, una squadra non può avere fisicamente una risposta dopo quattro giorni, dopo Firenze che eravamo disastrosi. Col tempo cresce l’intesa e la condizione fisica, ma i giocatori si spremono. La condizione arriva dagli allenamenti, e questa squadra l’ho vista allenarsi in un certo modo, anche se non basta, perché in partita ci si sta 95 minuti.
Pronto Jesus per giocare dall’inizio?
Vi sto dicendo la formazione (ride, ndr). E’ difficile che possa partire dall’inizio, già che è a disposizione è tanto. Non penso sia proprio il caso, ho già ritrovato sicurezze per giocare le partite.
Come hai fatto a far capire a Schick che doveva impegnarsi, svolgendo un certo tipo di lavoro.
Io credo che si era creata anche una situazione un po’ particolare domenica. Lui è cresciuto in questo senso, ma anche in altre partite si è confrontato con giocatori importanti. In questo senso e in autostima è cresciuto tanto. Dipende dal fatto di tutto quello che c’è intorno a loro, crescere dal punto di vista mentale, degli atteggiamenti, della cattiveria agonistica, non esiste solo la classe. Non possiamo accontentarci.
Su Florenzi, momento particolare per lui. Come lo sta vedendo? La crescita di Karsdorp può essere uno stimolo in più per lui?
Si, sono convinto che sia uno stimolo, avere all’interno di una squadra competitività in tutti i ruoli. E’ fondamentale avere due giocatori per ruolo. Ale arrivava da un periodo in cui non si è allenato con continuità, ma sono convinto che tornerà a brillare, è un momento di difficoltà, dove tutti siamo in sofferenza, ma le partite e le prestazioni riporteranno questi giocatori importanti a un certo livello.
Prima della partita di Firenze, c’è stato un botta e risposta tra un tifoso e Kolarov. C’è stato modo di parlare con lui per quell’episodio?
Siamo tutti uomini, anche sbagliando si possono dire cose sbagliate, e magari farla diventare una cosa più grande di quella che è. Specialmente in questo posto, si enfatizzano le cose. Lui è il primo ad essere dispiaciuto, non so nemmeno cosa sia realmente accaduto perché non ero presente. Per sentito dire a me le cose non piacciono. Lui ha sempre dimostrato molto attaccamento, ha giocato un mese e mezzo con un piede fratturato, non camminava, usciva in ciabatte, ha fatto più infiltrazioni senza mai allenarsi, per mettersi a disposizione del mister, dei compagni e principalmente della Roma. Accadono delle cose dove ci si può mettere una pietra sopra, ci si chiede scusa. Lui è molto importante per la Roma, mi auguro che tutti lo torniamo a sostenere, vi assicuro che ha sempre dato il massimo.
Come sta Mirante e che tipo di giocatore è Fuzato?
Fuzato grazie al grande lavoro di Marco Savorani, è cresciuto tantissimo, per me ha delle grandissime potenzialità, giovane, gli manca esperienza e la partita. Col Chievo giocherà Mirante. Si è allenato con la squadra, è venuto in panchina con il Milan, ha superato questo problema al polpaccio, ma è un portiere di ottima prospettiva.
Qual è il problema inerente a Javier Pastore?
Non è questione di scarsa abitudine nel giocare nei miei schemi, perché poi quando tu metti una squadra 4-2-3-1, facilita il trequartista. Sono tante le componenti che non lo fanno rendere al meglio. Gli manca continuità, anche per colpa mia non riesce a trovare una condizione adeguata. Si allena sempre bene, ma nella partita cambiano le situazioni. Però Javier deve continuare ad allenarsi, dando il meglio. Abbiamo bisogno di tutti in questo momento, compreso Pastore, mi auguro torni ad essere il giocatore che conosciamo.
(fine)
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