JUVENTUS-ROMA DICHIARAZIONI DI FRANCESCO – Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco, come di consueto, si è presentato in conferenza stampa per presentare la sfida di domani sera dell’Allianz Stadium contro la Juventus di Massimiliano Allegri.
Le dichiarazioni
Sul recupero degli infortunati
Le possibilità più grandi le abbiamo su Dzeko e valuteremo la possibilità di portarlo in panchina, calcolando che oggi si allenerà per la prima volta e verrà da 20 giorni di sosta. Impossibile poterlo utilizzare dal primo minuto. Per quanto riguarda gli altri, ci sono delle speranze per De Rossi, le sue condizioni sono valutate giorno per giorno. Per gli altri non ci sono speranze, valuteremo la prossima con il Sassuolo.
Che tipo di partita serve?
Credo che la Juventus abbia dimostrato di essere la più forte di tutti, non solo quest’anno. Hanno una grande mentalità, servirà sotto tutti i punti di vista una partita di grandissimo livello. Allegri ha parlato di una partita da fare bene tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Sono delle caratteristiche imprescindibili per poter fare una grande gara.
Senza Dzeko gioca Schick? E’ la soluzione più logica o può essere riproposto Zaniolo?
Più difficile l’opzione Zaniolo, perché a volte si pensa che al fantacalcio possiamo fare tanti moduli. Quando nel calcio provi delle cose ti rendi conto che non è la soluzione giusta. Sicuramente si giocheranno il posto Under, Schick e Kluivert. Under ha avuto qualche problemino in questi giorni, capiremo oggi se potrà giocare. Vorrei tenere una formazione top secret, il ché è difficile visto le disponibilità che ho.
Se ad inizio stagione gli avessero detto che avrebbe trovato la Juve con questo distacco cosa avrebbe pensato?
Loro non mi meravigliano, siamo mancati noi dal punto di vista della classifica migliore, legate alle tante situazioni accorse. Più demerito nostro molto probabilmente. Max cambia spesso e ti rendi conto che ha sempre giocatori di altissimo profilo, lo sta dimostrando sia in campionato che in Champions. Noi sicuramente possiamo fare molto meglio.
In questi anni la Roma non ha mai fatto punti allo Stadium, la Juventus ha cambiato due soli allenatori, la Roma ci ha giocato con 5 allenatori diversi. Potrebbe essere questa una chiave di lettura?
Questo non lo so, c’è anche uno stadio che favorisce la Juventus sotto tanti punti di vista come clima. Mi ricordo la prima volta che ci andai con il Sassuolo, ti fanno vedere tutti i trofei vinti. Dobbiamo essere bravi a concentrarci solo su questa gara per ambire a fare un risultato importante, che sarebbe anche storico.
Dopo l’incontro tra Pallotta e Monchi a Boston si sente più rassicurato?
Veramente per il lavoro che faccio tutte le mattine mi sento in discussione. Quando vedi che le cose non vanno come tu vorresti cerchi sempre di trovare le soluzioni giuste. Vado avanti e cerco di fare meglio, come sapete l’allenatore è sempre davanti a tutti nelle responsabilità.
L’eventuale utilizzo di Florenzi alto implica una difesa a 4 o a 3 anche?
Tutto può avere una logica. In questi giorni, anzi nell’ultimo periodo, ho provato entrambe le soluzioni. Non cambiano i concetti ma possono cambiare gli interpreti e qualche movimento differente. Credo che la Roma debba difendere meglio, a prescindere dal modulo, si deve difendere in 11, compreso il portiere in una certa maniera. Il problema nostro sono i gol subiti, non conta il modulo ma come si muove la squadra in fase difensiva.
Da Boston Monchi le ha riportato qualche notizia di mercato? Arriva qualcuno?
E’ inevitabile che qualcosa si dovrà fare, sinceramente del mercato nemmeno ne abbiamo parlato. Dobbiamo cercare di arrivare al 29 con più punti possibili. Non possiamo non muoverci…
Se tu hai capito in questi mesi qual è i motivo di questo rendimento così distante dallo scorso anno e quali sono i modi in cui si può lavorare per migliorarsi?
Il campo è l’unico modo. Difensivamente noi abbiamo fatto tanti errori individuali più che di reparto. Sui calci piazzati ultimamente facciamo fatica, mentre prima eravamo invalicabili. L’errore più grande si fa sul fissarsi solo sulla linea difensiva, ma tutti in campo devono aiutare.
Su Cristiano Ronaldo
Per quanto riguarda Ronaldo, per me è il pericolo numero uno, magari lo vedi per 35 minuti assente, e poi tira fuori dal cilindro il colpo fenomenale, da un momento all’altro può determinare. Per quanto riguarda la Juve, in questi anni ha costruito tanto. La solidità che ha, la famiglia Agnelli è a capo della società da una vita, avere lo stadio di proprietà. Tutto questo ha fatto si che si creasse la differenza con tutti i club italiani, non solo con la Roma.
In questi giorni hanno parlato sia Pallotta che De Rossi. Cosa ne pensa?
Il fatto che Daniele ne abbia parlato è perché non si può pensare sempre a quello che è stato. Lasciamo il passato alle spalle, se lo ha detto è stato un errore del capitano all’interno del gruppo. Il fatto che sia stato assimilato è una cosa positiva. Per quanto riguarda Pallotta, vorrei girare l’appello a tutti, compresi gli uffici stampa, dobbiamo fare tutti di più e al meglio. Voglio portare la squadra dove questa squadra merita di stare, non ai livelli della Juventus ma possiamo fare meglio sicuramente. Ognuno può dire quello che gli pare. In questo momento abbiamo fatto qualcosa di importante in Champions e possiamo fare meglio in campionato.
Su Perotti e Pastore
Hanno avuto grande continuità negli allenamenti e sono molto contento della loro crescita. Difficilmente però tutte e due potrebbero partire dal primo minuto, ma sono veramente contento di come si stanno allenando, soprattutto Diego ha superato quei piccoli problemini che non gli permettevano di avere continuità.
Under e Kluivert più accentrati potrebbe essere una possibilità? Si può chiedere ai suoi attaccanti, una volta persa palla, come la rincorsa al portatore di palla?
Prima di tutto bisogna tenerla. Dobbiamo migliorare in tutto, soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Noi stiamo lavorando sotto questo aspetto. Un giocatore come Mandzukic fa questo lavoro, si tratta di mentalità e capacità di sacrificarsi per gli altri. Una volta si faceva con Ravanelli, Vialli. Per poter vincere bisogna arrivare anche a questo.
(fine)