Verso Roma-Genoa, parla Di Francesco: “Serve lo spirito di squadra, non la tattica”

Eusebio Di Francesco è sotto tiro, e in questo momento è inevitabile. La classifica piange, l’ultima partita di campionato contro il Cagliari con il pareggio subito negli ultimi secondi giocando in undici contro nove è stata una beffa atroce. E nella partita seppure inutile contro il Viktoria Plzen non sono arrivate le risposte che si aspettava, e oltre alla sconfitta contro una squadra modesta il problema è stato vedere ancora una volta una Roma senza grinta e in balia degli avversari quando c’è da difendere.

Nella consueta conferenza stampa di presentazione, Di Francesco si è mostrato determinato a difendere il suo posto da allenatore, mai come adesso in bilico da quando è arrivato alla Roma.

Di Francesco ha parlato di cosa servirà alla Roma in questo momento, rispondendo a una domanda di natura tattica.

La difesa a 3 con in avanti un attaccante di manovra è un’ipotesi reale?
Tutto è possibile, al momento la cosa più importante è lo spirito di squadra e la voglia di vincere i duelli individuali. A Plzen abbiamo perso troppi duelli, ho lavorato sia a 4 che a 3 e può essere una soluzione.

Queste in breve le risposte alle altre domande

Quali sono le condizioni di De Rossi?
Ha fatto solo un terzo dell’allenamento, ma sarà convocato. Ho il desiderio che stia con la squadra e lui ha voglia di stare con noi, questa è la cosa più importante al di là del suo utilizzo o meno.

Che Genoa si aspetta?
Hanno avuto un’ottima reazione domenica scorsa, bravi a riprendere la partita. Hanno ottimi attaccanti che si integrano bene tra loro come Piatek che è un uomo d’area di rigore e Kuoame. Dovremo stare attenti a questi due attaccanti.

Cosa è successo dopo la sconfitta di Plzen, dopo le dichiarazioni sue e dei calciatori a fine partita?
Ci siamo messi davanti alla realtà, sia io che i calciatori. Abbiamo valutato gli errori fatti e gli atteggiamenti sbagliati. I ragazzi hanno voglia di rivalsa e di mostrare che non sono quelli dell’ultima gara.

Come sta Perotti? Dopo la partita con l’Inter non si è più visto.
Diego ha avuto 2 giorni di recupero dopo l’Inter, la condizione non è ottimale. Abbiamo capito che ha bisogno di più tempo, negli ultimi giorni l’ho rivisto con più continuità. Domani potrebbe essere d’aiuto a partita in corso
.
Avvertite la distanza di Pallotta? Sarebbe meglio averlo qui in questo momento?
La società ha questa struttura, dire ora che non va bene serve a poco, si poteva dire anche quando le cose andavano bene. I miei riferimenti ce li ho, il primo è Monchi.

Come sta affrontando il momento a livello personale? Sente i tifosi vicini? In quale caso potrebbe fare un passo indietro?
Sento la squadra vicino, a volte succede che non si riesca a trasmettere qualcosa. Ora devo essere bravo a dare io qualcosa in più a loro. Io sono abiutato a non scappare, affronto le cose guardandole negli occhi. Abbiamo bisogno dei tifosi, ho ricevuto messaggi di sostegno anche per il mio passato qui. Ho il dovere di dare ancora qualcosa a questa squadra.

Cosa manca a Schick? Domani giocherà?
Mi fate sempre domande su di lui sia quando non gioca sia quando non gioca. A me interessa la Roma, al di là di Patrik che può avere difficoltà. Da lui mi aspetto di più, domani non so se giocherà, nessuno è sicuro di giocare. Domani scende in campo una squadra con la maglia prestigiosa della Roma, questo conta di più.

In alto il video della conferenza

GRANDE NOVITÀ: su Telegram riceverete le notifiche per ogni articolo pubblicato da ASROMALIVE CLICCANDO QUI!

Gestione cookie