Eusebio Di Francesco è visibilmente amareggiato quando si presenta ai microfoni di Sky.
Tanti errori individuali e fragilità emotiva: per questo avete perso?
“Al di là degli errori individuali, oggi siamo scesi in campo con diversi assenti e con una squadra con molti giovani. Mi è piaciuta l’intraprendenza, le aggressioni che si sono viste nel primo tempo. Abbiamo fatto tante cose interessanti ma non possiamo cadere negli errori e nella fragilità: ogni volta che prendiamo gol smettiamo di giocare. È questo quello che mi fa più rabbia, non è la prima volta che ci cadiamo, sono avvelenato, dispiaciuto, mi girano tanto, al di là del risultato. Abbiamo giocato contro una squadra che ha degli elementi fortissimi, ma noi abbiamo tenuto testa agli avversari con dei ragazzi come Zaniolo: è stato tra i migliori in campo e fino all’anno scorso giocava in Primavera. Non poi permetterti di fare determinati errori quando hai anche dei ragazzi giovani che stanno dando abbastanza”.
Come stanno gli infortunati?
“Non avremo Dzeko, Pellegrini, El Shaarawy e De Rossi. Queste quattro assenze saranno sicure contro l’Inter. Edin si è fatto male negli ultimi cinque minuti di allenamento ieri e non so per quanto non sarà a disposizione”.
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Il Real è stato bravo a sfruttare l’inesperienza dei giovani giocatori? E’ lì che vi manca la continuità?
“L’errore sul loro vantaggio l’ha fatto Fazio, che non è un ragazzino. Ogni volta paghiamo errori individuali, come la settimana scorsa contro l’Udinese. Non possiamo caricare tutto sui giovani: a volte in determinate situazioni, come nelle scelte finali, possono fare degli errori. A me la predisposizione de ragazzi è piaciuta e a volte i grandi devono trascinarli. È un peccato, perché abbiamo preso gol su delle ripartenze nate da un nostro calcio d’angolo: in quelle situazioni, su una respinta, una palla messa centralmente ti uccide. Dovevamo esser bravi a leggere queste situazioni e a rimanere più in partita. Contro il Real non puoi permetterti certi errori, soprattutto per l’esperienza dei tuoi avversari. Tutto questo lo abbiamo pagato”.
Come pensa di trovare la continuità che si è vista nel primo tempo e superare i cali che si sono visti nella ripresa?
“È una domanda da cento milioni di dollari. Non è sempre facile, quando affronti certe dinamiche nel campo ci capita di perdere la testa. Questa squadra, quando mancano trenta minuti, sembra che sia finita la partita. Ma le sfide si possono pareggiare e vincere anche al novantesimo. A volte siamo frenetici e frettolosi. Bisogna continuare a lavorare, conosco solo questo modo. Devo far capire ai ragazzi che sono loro che scendono in campo. Lo faccio già, ma mi rendo conto che in certi momenti perdono la testa. La partita era stata fatta nel modo giusto, rubando palloni nella metà campo avversaria. Peccato, abbiamo pagato l’inesperienza. Dall’altra parte avevamo avversari veramente importanti”.
L’intervista a Di Francesco riportata sul sito “Asroma.com” si chiude con questa domanda.
Festeggerete la qualificazione?
“Noi non siamo mai contenti. Vogliamo sempre qualcosa in più”.
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