Eusebio Di Francesco arriva ai microfoni di Sky scuro in volto per l’ennesima brutta figura di questa stagione. Dice che alla Roma è mancata la voglia di vincere, e se è mancata forse la colpa è anche sua, visto che è l’allenatore.
Come si spiega questa sconfitta? È mancata la prestazione, e anche la fame di vittoria?
“Sì, è venuta a mancare la voglia di vincere. Non possiamo permetterci di tenere in mano la partita per un’ora, non segnare e prendere gol da una rimessa laterale a 40 metri. Dal punto di vista del gioco la squadra ha fatto bene, tranne negli ultimi 25 metri in cui sono stati commessi tanti errori. Queste partite vengono decise da episodi ma noi non siamo mai a portarli dalla nostra parte. Non è una questione di fortuna, ma di mancanza di voglia.
Perché la Roma manca in fase di finalizzazione?
Le partite sono decise da episodi, che noi non siamo mai bravi a portare a nostro favore. Ma non si tratta di sfortuna, ma di credere di più in quello che si fa. Quando si giudica si guarda il risultato ed è anche giusto, perché fa parte del giochino. Ma non posso dire che non abbiamo messo alle corde l’Udinese. Sono mancate altre caratteristiche, che però fanno parte del calcio e di una squadra che vuole diventare grande. E noi siamo ancora indietro, inutile cercare alibi, rigori o non rigori. In certi momenti, dopo il gol abbiamo dato fiducia agli avversari rischiando. Nei 55 minuti prima dello svantaggio una squadra che vuole diventare grande deve fare gol, visto che i presupposti li aveva creati. Poi perché? Perché sono avvelenato. Mi aspetto di portare a casa tre punti, non sempre dominare le partite ti porta a vincerle.
Nell’azione del gol nessuno ha fatto fallo. Inoltre la Roma ha creato occasioni, anche di testa. Sono dettagli che fanno la differenza tra una grande squadre.
Concordo. Si vede che non abbiamo raggiunto una crescita adeguata per diventare una grande squadra ed è un peccato. Perché ho visto cose interessanti nei movimenti, ma i dettagli fanno la differenza. Sul gol non abbiamo chiuso la giocata, ci prendevano in velocità. Bisogna avere più determinazione e cattiveria, mi fa rabbia perché abbiamo dimostrato di avere un’identità. Con queste prestazioni se porti a casa zero punti diventa dura.
Prima della Champions voi non riuscite a concentrarvi: come contro Chievo, Spal e Udinese. Avete vinto solo nel derby. Questa Champions, dove state facendo bene, vi prosciuga.
Per me no. La partita più importante era questa, ci credevo e sono arrabbiato. Dovevamo affrontarla con quel piglio e avere la cattiveria che fa la differenza. Io ho visto il Real che ha preso 3 gol, non c’è stata partita e non la voglio paragonare perché è stata diversa. Però hai perso di nuovo, quindi dobbiamo lavorare diversamente. Abbiamo provato ad alzare l’asticella ma non ci siamo riusciti.
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