Vincenzo Iaquinta, condanna schock: due anni di reclusione. Vincenzo Iaquinta, tra gli imputati di “Aemilia”, il più grande processo mai celebrato nel Nord Italia contro la ‘ndrangheta, è stato condannato a due anni di reclusione.
L’ex attaccante di Udinese e Juventus, campione del mondo nel 2006 con l’Italia di Lippi, è imputato per reati relativi alle armi. L’accusa aveva chiesto sei anni. Nella sentenza di primo grado è caduta l’aggravante mafiosa.
«Ridicoli, vergogna» hanno gridato padre e figlio uscendo dall’aula del Tribunale di Reggio Emilia. «Noi con la ‘drangheta non c’entriamo nulla, ci avete rovinato la vita da quattro anni a questa parte, solo perché siamo calabresi. Io sono orgoglioso di esserlo – ha detto l’ex calciatore – e sono nato a Cutro, ho vinto un Mondiale e con questa cosa non c’entro nulla. Sto soffrendo come un cane per la mia famiglia e i miei bambini senza aver fatto niente. Questa è una battaglia che vinceremo, sarà fatta giustizia sulla famiglia Iaquinta. Io non so neanche cosa sia la ‘ndrangheta – ha aggiunto il padre – non so su cosa poggia questa condanna a 19 anni di carcere».
GRANDE NOVITÀ: su Telegram riceverete le notifiche per ogni articolo pubblicato da ASROMALIVE CLICCANDO QUI!
Dalla Fiorentina alla Roma: salta lo scambio con il Napoli e Ghisolfi torna in corsa.…
Scacco matto Juve. La sessione di mercato di gennaio potrebbe mettere di fronte Juventus e…
Calciomercato Roma, il segnale di Ranieri è stato inequivocabile e i contatti sono già stati…
Dalla scelta di Slot ai nuovi spifferi sul suo futuro: a tutto Chiesa, come cambia…
Accordo raggiunto. Il mattatore della larga vittoria giallorossa contro il Parma può diventare protagonista anche…
Emergono gustose novità in merito ad un obiettivo di mercato condiviso dalla Juventus di Thiago…