Calciomercato Roma, nuovo retroscena su Malcom: il racconto di Jonathan Cafù

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Malcom ©Getty Images

Si arricchisce di un nuovo retroscena quella che è stata a tutti gli effetti la telenovela di calciomercato dell’estate a livello mondiale, che ha visto suo malgrado protagonista anche la Roma. Il riferimento è naturalmente al caso Malcom, l’attaccante brasiliano del Bordeaux soffiato in extremis dal Barcellona alla Roma quando l’accordo era già stato trovato e annunciato ufficialmente da tutte e due le società.

Ebbene un suo ex compagno di squadra anche lui brasiliano, Jonathan Cafù, ha raccontato in un’intervista a BleacherReport i retroscena di quella giornata.

Il racconto parte dalla mattina del 23 luglio, quando Jonathan Cafù ha iniziato l’allenamento in palestra insieme a Malcom, che gli aveva confidato della possibile cessione alla Roma. Finito l’allenamento, Malcom ha invitato il compagno a casa per un pranzo di saluto. Terminato il pranzo l’affare non era ancora concluso. Poi però tornato a casa con la moglie, Jonathan Cafù ha ricevuto la telefonata da parte del compagno che lo ha informato dell’avvenuto accordo con la Roma. Motivo per cui è tornato a casa sua per salutarlo.

Questo il racconto di quelle ore dello stesso Jonathan Cafù: “Quando sono arrivato da Malcom gli ho chiesto cosa fosse successo e lui mi ha spiegato: “Il mio agente ha incontrato il presidente del Bordeaux e hanno deciso che andrò alla Roma”. Ero molto felice per lui. “Giocherai in Champions League e tutti sentiranno parlare di te”. Stava facendo le valigie e ha detto che un jet privato li avrebbe portati a Roma”.

“Poi siamo arrivati all’aeroporto aspettando l’arrivo del suo entourage ma niente. Nessuna parola. Improvvisamente, l’agente ha chiamato Malcom per dirgli di tornare a casa. Mi ha detto: “Amico, il Barcellona ha mostrato un interesse molto forte…”. Io gli chiesto se fosse serio e lui me l’ha confermato. “Non sto scherzando. Torniamo a casa mia”. Era molto felice. Il Barcellona è di un altro livello, come si fa a dirgli no? Avrebbe giocato accanto a Messi. All’inizio ho pensato stesse scherzando, ma non era così”.

Il racconto di Cafù si conclude così: “Il giorno dopo sono tornato all’aeroporto e ho aspettato fino alla fine per essere sicuro che salisse su un aereo per Barcellona. Il Barcellona è un sogno per ogni brasiliano, e lui non fa eccezione. Si è fidato dei suoi agenti, posso assicurarvi che non è mai stato preoccupato”.

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