La Roma torna ad affrontare il Cska Mosca, squadra che ha incrociato recentemente in Champions League, nella stagione 2014/2015. All’Olimpico finì in goleada col risultato di 5-1, mentre la partita di ritorno in trasferta finì 1-1 con il gol del pareggio segnato al 93′ da Vasili Berezutski. Il CSKA è cambiato molto nel corso di questa estate, ed è difficile affermare che si sia rinforzato. Più facile dire il contrario, come confermato dai risultati ottenuti finora in campionato, dove ha raccolto appena sei punti in cinque partite.
Il portiere titolare è ancora Akinfeev, che ha il non certo invidiabile record di 43 partite consecutive giocate in Champions League senza mai mantenere la porta inviolata. Molte sono state le partenze negli altri reparti. In difesa non ci sono più Vasili e Aleksey Berezutski, né Sergey Ignashevich. A centrocampo, Viktor Goncharenko – giovane tecnico bielorusso, che allena il club moscovita dal dicembre del 2016 – non ha più a disposizione Bibras Natcho, Pontus Wernbloom, Georgi Milanov e soprattutto il talentuoso Aleksandr Golovin, che dopo avere incantato nel corso del Mondiale 2018 si è trasferito al Monaco. Anche l’attaccante Ahmed Musa ha lasciato il club: il nazionale nigeriano è rientrato dopo il prestito al Leicester. Gli arrivi di Hordur Magnusson, Nikita Chernov, Jaka Bijol, Rodrigo Becao, Khetag Khosonov, Nikola Vlasic, Dmitri Efremov, Ilzat Akhmetov e l’ex Palermo Abel Hernández (il principale colpo di questo calciomercato) non sembrano sufficienti per essere competitivi in una competizione come la Champions League.
Formazione tipo Cska Mosca (3-5-2): Akinfeev; Rodrigo Becão, Chernov, Magnusson; Mario Fernandes, Akhmetov, Bijol, Vlasic, Schennikov; Dzagoev, Hernandez.
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