Il nuovo portiere della Roma Robin Olsen è stato presentato alla stampa dal direttore sportivo Monchi.
Cosa significa per te questo trasferimento alla Roma? Come la raccontano questa cosa in Svezia?
È un piacere per me essere qui, la Roma è un grande passo per la carriera. Quando si è presentata l’occasione di firmare per la Roma, per me la scelta è stata molto facile. In Svezia sono tutti molto felici del mio arrivo in questo grande club, naturalmente tutti conoscono in Svezia cos’è la Roma e cosa rappresenta e sono tutti felici per me.
Quando ha eliminato l’Italia a San Siro avrebbe mai immaginato di venire a giocare nella Roma? Le sue sensazioni in questi primi giorni alla Roma?
Quella di San Siro e in generale la doppia sfida contro l’Italia è stata molto speciale per noi, una partita molto difficile. Era complicato immaginare che qualche mese più tardi avrei giocato in Italia, così come era difficile pensare che una squadra italiana mi avrebbe poi voluto in Serie A. Per noi è stata una sfida speciale, abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo reso felici gli svedesi. Le mie prime impressioni sono fantastiche. Sono arrivato qui negli Stati Uniti, abbiamo lavorato intensamente, poi la partita contro il Barcellona: per il momento tutto alla grande.
Raccogli l’eredità di un portiere come Alisson: come si sta approcciando a questa cosa, con quali sensazioni?
Alisson ha dimostrato a tutti il suo valore, è un grandissimo portiere ma adesso ha lasciato questo club. La Roma ha deciso di acquistare me: si parla molto di questo testimone che raccolgo da lui. Alisson ha tutto il mio rispetto ma devo concentrarmi sul mio lavoro in questo club e su quello che devo fare io.
Quali sono le tue migliori caratteristiche?
Il mio punto di forza penso sia quello di dare tutto non solo in partita ma anche in ogni singolo allenamento e di lottare per quello che voglio.
Cosa può darti in più Savorani? Il suo impatto con il preparatore?
Savorani è un tecnico che urla molto ma credo che sia positivo per noi, è severo, ti dice quello che pensa e ciò che vuole in maniera diretta, non nasconde mai le proprie emozioni. Tutto questo ci dà l’opportunità di crescere, mi piace questo tipo di allenamento.
Storicamente i portieri scandinavi hanno una tecnica e un approccio particolare. Con questi allenamenti con Savorani pensa di poter migliorare ancora?
Voglio migliorare sotto ogni punto di vista grazie agli insegnamenti e alle istruzioni di Savorani. È tutto diverso per me, mi confronto con stili diversi ma penso che quando riesci a fare un mix di quella che è la tecnica scandinava unita a quella dei portieri italiani il risultato è positivo e può portare una crescita del portiere. Mi piacciono le sedute di allenamento con Savorani e il suo stile di allenare, i suoi modi diretti e severi. Sono sicuro ne beneficerò.
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