CONFERENZA STAMPA MONCHI FLORENZI – A Boston alle ore 20.00 italiane si svolgerà la conferenza stampa tra il direttore sportivo giallorosso e il giocatore Alessandro Florenzi, dopo il rinnovo del numero 24 del club capitolino.
Le dichiarazioni in conferenza stampa
QUI LE DICHIARAZIONI DI FLORENZI
Monchi: “Oggi, dopo 14-15 mesi che sono qui a Roma è uno dei giorni dove mi trovo più felice e contento. Non solo come direttore sportivo ma come persona che comincia ad amare la Roma. Uno dei nostri figli ha rinnovato il contratto e rimane qui almeno 5 anni. Non so quanto tempo sarò qui alla Roma ma se resto tanto tempo voglio essere romanista come Alessandro Florenzi. Non è stata una trattativa corta, ma dal primo momento ero convinto che sarebbe andata a buon fine. Alessandro voleva rimanere qui, ha avuto offerte importanti, ma è voluto rimanere qui, sicuramente un esempio come professionista e come romanista. Ho voluto parlare con il cuore perché mi piace. Lui è forte. Vuole giocare in diversi ruoli e lo fa bene. La Roma con il suo rinnovo rimanendo qui è il più forte”.
Ha voluto fortemente il rinnovo di De Rossi, come questo. Cosa vuol dire avere i figli di Roma dentro lo spogliatoio.
Tanto, vivere nella Roma, giocare nella Roma, questo è importante per il percorso che i giocatori fanno. La Roma è diversa, è difficile da capire, ma è molto grande. Come diversa, bisogna che qualcuno spieghi cosa significhi, chi meglio di lui o Daniele. Io dopo 15 mesi ho capito cosa significa.
Su N’Zonzi
Si parla tanto di lui e di qualcun altro. Noi stiamo valutando il mercato in diversi ruoli. Uno di questi è il centrocampo, è un nome che voi avete continuato a scrivere ma che non è l’unica strada. Non è più vicino, credo che è il momento di pensare ad altre strade, per voi. Io so perfettamente dove voglio arrivare. Mi piacciono tanti giocatori, ma non tutti verranno qui. Perciò credo che il mio lavoro è provare a fare la rosa più forte possibile. Fino al 17 agosto ci proverò. Dormo un po’ piu di quello che ha detto il mister ma non tanto.
Su Karsdorp
Lui è tranquillo. Ha un piccolo problema muscolare, normale per uno che è stato un anno senza giocare.
Preoccupato dagli acquisti delle altre squadre?
Il mio lavoro non è valutare quello che fanno gli altri ma quello che è migliore per la società. La mia formula di lavorare è questa, non posso cambiare. Sono stato preso per la Roma. Per me sarebbe più facile pensare solo al presente, per quello sarò giudicato. Conosco perfettamente dove vuole arrivare la società e sto lavorando per questo. Per fare quello di cui ha bisogno la società. Potrei fare diversamente, pensando a me stesso, ma devo pensare alla società, dare una stabilità per il presente e per il futuro. Penso di aver fatto una bella prima stagione, ma non voglio fermarmi qui, continuare a lavorare per la mia società.
Su Malcom
Non l’abbiamo preso, ora cerchiamo un giocatore forte come lui, se lo prenderò. Malcom è fortissimo, e fino a qualche giorno fa in pochi sapevano chi fosse. Il giudizio finale lo darà il tempo.
I soldi di Malcom verranno reinvestiti?
Nessuno sa quanti soldi, possiamo sapere i numeri, ma nessuno sa la realtà. Non è lo stesso comprare un giocatore pagandolo 15 milioni subito che 30 milioni a 6 anni. Noi stiamo cercando un profilo sportivo ma anche un profilo economico, il ds della Roma è uno al quale piacciono i numeri. Credo che i numeri sono importanti. Non solo lavoro per il presente, ma anche per il futuro. Stiamo cercando dei profili che a livello sportivo sono forti e che a livello economico la società può fare. Questa è la mia forma di lavorare. Ho avuto la fortuna di vincere, qui sto provando a fare lo stesso.
Con questi 11 acquisti è un vantaggio per il campionato o questo tipo di mercato può agevolare la Roma in Champions?
Prima di tutto fare meglio di quanto fatto in Champions è difficile, come in campionato. Noi ci proviamo, il mio è sempre un discorso ambizioso. Noi vogliamo lottare per le competizioni che disputiamo. Penso che se abbiamo una rosa più profonda è più facile, stiamo dando all’allenatore la possibilità di fare i cambi per arrivare nella migliore forma possibile alla fine del campionato. Non faccio il mercato con un solo obiettivo, per provare ad avere la rosa più forte. E’ la mia forma di capire questo lavoro.
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