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Roma, Coric si presenta: “Ecco il mio ruolo a centrocampo” (video)

Terzo giorno di allenamenti, terzo giorno di interviste per i calciatori della Roma. Dopo Manolas e Perotti, oggi è stato il turno del nuovo acquisto Ante Coric.

Le prime sensazioni della città e di Trigoria? Come ti trovi?
Sta andando tutto molto bene, sono felicissimo di essere arrivato in un grande club. Non vedevo l’ora di iniziare, ed effettivamente abbiamo iniziato.

Per i tifosi della Roma, ci vuoi descrivere le tue qualità tecniche? Che tipo di giocatore sei sulla linea mediana? Il tuo ruolo?
Le mie qualità più che descriverle vorrò dimostrarle sul campo. Per quanto riguarda la mia posizione sulla linea mediana, sono sicuramente un centrocampista offensivo, quando giochiamo a tre di solito gioco mezzala sinistra o centrale, ma in ogni caso con una propensione offensiva.

Ogni volta che si parla di te si parla di nuovo Modric, ma io voglio tornare un po’ indietro nel tempo con altri due grandissimi giocatori croati: Boban e Prosinecki. In qualche modo pensi di assomigliare anche a loro visto che erano comunque centrocampisti molto offensivi?
Anche in Croazia mi paragonano spesso a loro e vengono spesso fuori i nomi di questi grandi campioni: Boban, Prosinecki o Modric. Sono giocatori straordinari e faccio fatica a paragonarmi a loro. Anzi, mi viene la pelle d’oca semplicemente nell’ascoltare questo paragone. Sicuramente ho l’ambizione e mi piacerebbe avvicinarci al livello di questi grandi calciatori, Modric in particolare che è un mio contemporaneo, però ne devo fare ancora di strada.

Oggi è una giornata importante per la Croazia. Hai chiesto un permesso speciale per vedere la partita e saltare la cena?
Non vedo l’ora che inizi la partita stasera, vivo con trepidazione questa attesa. Speriamo che la Croazia possa fare un grande risultato, in ogni caso ha già eguagliato il risultato straordinario della semifinale del 1998 proprio con Prosinecki e Boban. Per fortuna non ho dovuto chiedere permessi speciali, è stato allestito un maxischermo dove la squadra cena.

Centocinquanta presenza con la Dinamo Zagabria, arrivi qui con grande esperienza, non è facile definirti giovani a livello calcistico.
Sì è vero, calcisticamente non sono così giovane. Centocinquanta partite sono tante, ora voglio raggiungerne 300. È stato un piacere iniziare così giovane anche perché mi dà la possibilità di crescere e migliorare. Voglio ringraziare la Dinamo Zagabria che mi ha dato la possibilità di esordir a 17 anni in Europa League.

Come mai hai preso la scelta di andare in Austria da bambino?
È stata una palestra abbastanza dura, avevo soltanto 11 anni quando mi sono trasferiti. In Austria ho dovuto imparare il tedesco, l’ho fatto in 4 mesi. È stata una palestra dura, ma la scelta migliore per la mia crescita. Lì la disciplina è al primo posto. Probabilmente avevo una testa da calciatore a 12 anni, se non a 6.

Sei nato in una famiglia legata al calcio.
Vengo da una famiglia di calciatori di grande talento. Probabilmente quello più talentuoso è mio fratello maggiore, poi c’è l’altro mio fratello, ha giocato per alcuni mesi nella massima serie della Bosnia. Anche mio padre era un ottimo calciatore.

C’è un calciatore con cui stai legando di più? Chi ti sta spiegando la Roma?
In queste prime settimane ho condiviso la stanza con William Bianda, chiacchieriamo molto tra di noi. Abbiamo fatto una passeggiata in centro. In campo Daniele De Rossi. È una persona straordinario, colgo l’occasione per ringraziarlo. Non manca mai di darmi attenzioni chiedendomi se sto bene o se o qualche dolore. E mi consigli di fermarsi se ho qualche dolore.

Perché hai scelto la Roma?
Ho già avuto modo di dire che è un grandissimo club, non ho esitato un istante. È un salto in avanti per la mia carriera.

Ci sono tanti giocatori croati di grandissimo talento. È una nazione che sforna tantissimi talenti.
Sì, siamo 4 milioni di abitanti e stasera giochiamo una semifinale mondiale. Siamo tanti giocatori di talento, siamo benedetti dall’alto in questo senso.

Hai un traguardo per questa stagione?
Se sarò parte della squadra, lo sarò ancora di più se avrò minuti per dimostrare i miei valori in campo. Già fare parte di questa squadra è un grande obiettivo.

Seguivi il campionato italiano? Hai visto cosa ha fatto la Roma in Champions?
Sì, seguivo la Serie A e la Roma in particolare. Ho visto la partita della Roma col Barcellona e solo riparlarne mi viene la pelle d’oca. Mi dava sensazioni davvero incredibile.

Un saluto ai tifosi della Roma.
Ciao tifosi della Roma! Forza Roma!

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Francesco Del Vecchio

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