NOTIZIE AS ROMA DICHIARAZIONI FAZIO – Il difensore centrale dell’Argentina Federico Fazio ha parlato dal ritiro del Mondiale di Russia 2018, dove la nazionale Albiceleste questa sera farà il suo esordio contro l’Islanda. Il gigante della Roma ha parlato anche del suo futuro e non solo a ‘sofoot.com’.
Le dichiarazioni
Cosa significa diventare padre per la prima volta e giocare la sua prima partita della Coppa del Mondo allo stesso tempo?
Mia moglie mi manda foto di Tomás ogni giorno in modo che possa sentirlo accanto a me. Sarebbe difficile trovare un momento più bello della mia vita. Non conoscevo questa sensazione. Queste sono emozioni che accadono in una volta e che sconvolgono la tua vita, nel senso buono del termine. Ora tocca a me trasmettere queste emozioni positive ai miei compagni di squadra. Ho una motivazione in più per essere eccellente in questa Coppa del Mondo.
Arriva in Russia in pieno fermento, specialmente dopo la tua bella stagione con la Roma.
Ammetto di avere avuto una grande stagione con la Roma, una città in cui ho trovato davvero il mio posto nel mondo. Nelle ultime due stagioni ho giocato circa 100 partite e mi sento benissimo dentro e fuori dal campo. Tutti mi hanno sempre sostenuto e con la mia famiglia ci troviamo molto bene a Roma
Roma-Barcellona 3-0, fu una serata unica…
Già, all’andata al Camp Nou non meritavamo di perdere per tre gol. Ci siamo fatti due autogol e abbiamo sprecato diverse occasioni. Alla fine, al ritorno, siamo riusciti a invertire la dinamica. Sapevamo come colpire il Barça ed eravamo consapevoli di poterci riuscire. La fiducia in noi è stata fondamentale. In partite come questo, la testa è essenziale per vincere.
E’ stata la migliore partita della tua vita?
Stiamo sicuramente parlando di una partita molto importante e anche storica, per me e per la Roma. Avevo già giocato alcune partite importanti a Siviglia, soprattutto in Europa League. Ma una partita del genere, eliminare il Barça, tornando sul 4-1 in Champions League, è stata la prova che nel calcio nulla è impossibile.
Chi era il tuo idolo dell’infanzia?
Gabriel Batistuta. Ho sempre guardato i suoi gol cercando di imitarlo. Infatti, fino all’età di 15 anni, ho sempre giocato punta centrale. In seguito, più sono cresciuto, più ho fatto passi indietro, e ora sono al centro della difesa…
Pensa di segnare un gol nella finale della Coppa del mondo?
Oddio… Segnare un gol nella finale dei Mondiale deve essere fantastico. Ma se dovessi scegliere, preferirei evitare.