ROMA – Lunga intervista ai microfoni di Fox Sports per il ds della Roma, Monchi, che parla a 360°: “Ho scelto questo nome – spiega – perché deriva da Ramon. Tutti i Monchi sono Ramon“. Il dirigente giallorosso spiega anche il motivo per cui ha scelto di sposare il progetto Roma: “Dovevo continuare ad essere io. Io mi sento ‘speciale’ e sentivo il bisogno di una squadra che non aveva la necessità solo di un direttore sportivo ma di una persona. E la Roma cercava proprio questo“.
Monchi spiega anche il metodo: “Io mantengo sempre una teoria che sia giusta o sbagliata. Più che al rendimento guardo alla qualità e alla persona che sta dietro al giocatore. Quindi prima di acquistarlo mi informo direttamente sul giocatore e su quello che gli sta intorno come la famiglia. La virtù della società e della squadra deve essere quella di accorciare i tempi di inserimento e adattamento“.
Sullo stadio della Roma: “La capacità di generare nuovi incassi è sicuramente molto importante. Questi, infatti, possono essere reinvestiti per diventare una società più moderna e soprattutto più potente“.
Sul mercato: “La Roma sicuramente venderà come fanno tutte le altre società. Ma lo si fa perché ci sono delle norme da rispettare e soprattutto bisogna far quadrare il bilancio e generare una plusvalenza per poter avere un organico di alto livello“.
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