Importante la vittoria della Roma sul Qarabag. Vittoria per 1-0 che vale la qualifica agli ottavi di finale di Champions da prima del girone. Al termine del match, il direttore sportivo giallorosso Monchi ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
I soldi della qualificazione per il mercato?
“Abbiamo un piano. Ora pensiamo al presente, quando aprirà il mercato non staremo a pensare. Abbiamo un piano che non deve cambiare. Aspettiamo Emerson e Schick che sono importanti”.
Si aspettava l’ingresso di Schick?
“No, aspettavo la vittoria. Il mister fa quello che è meglio per la squadra”.
Si aspettava il primo posto?
“Avevo fiducia ma sapevo che era difficile, Chelsea e Atletico erano favorite. La squadra è migliorata piano piano e abbiamo meritato il primo posto. Dobbiamo capire la difficoltà di questo primo posto e andare avanti”.
A gennaio si può migliorare questa squadra?
“Per gennaio manca un mese. Prima abbiamo il campionato e la coppa da giocare. Siamo contenti della nostra squadra”.
Quanto entusiasmo può portare al campionato questa serata?
“Speriamo tanto. Oggi è una bella giornata ma da domani dobbiamo iniziare a pensare al Chievo che sarà difficile”.
Traguardo straordinario. Roma grande squadra.
“Dobbiamo essere molto contenti, dopo il sorteggio era difficile. C’erano due squadre come Chelsea e Atletico Madrid molto complicate, ma piano piamo abbiamo trovato la strada giusta e credo che abbiamo meritato veramente questo primo posto”.
Dove potete arrivare alla fine dell’anno?
“Non lo so. Dobbiamo andare piano piano, continuare questa crescita. Ho fiducia nell’allenatore e nella squadra, possiamo andare avanti e dobbiamo lavorare insieme per questo”.
E’ arrivato anche il sì per lo stadio.
“Il 5 di dicembre sarà una giornata bella per la storia della Roma. E’ una notizia bellissima quella dello stadio, la società ha lavorato tanto e sono molto contento”.
Credeva davvero all’inizio che foste all’altezza di queste grandi squadre?
“Credo davvero nella mia squadra, nei giocatori e nello staff tecnico. La Roma non credo sia troppo lontana da squadre come Chelsea e Atletico Madrid. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, era molto difficile e per questo dobbiamo essere contenti”.
C’è positività nello spogliatoio.
“Sono d’accordo. Se la squadra va bene in campo nello spogliatio è meglio ancora. Abbiamo la fortuna di avere una famiglia, con questa parola possiamo far vedere quello che c’è nello spogliatoio”.
A fine partita si è messo a cantare l’inno della Roma.
“Dopo sette mesi qui a lavorare tutti i giorni con tante persone che amano la Roma, è difficile stare lontani da questo sentimento. Inoltre l’inno è bellissimo, anche se io canto malissimo”.
La Roma le è entrata nel cuore.
“Sì, non so se dire che oggi sono un romanista al 100%. Piano piano però sto trovando questa romanità, questo amore giallorosso”.
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