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Roma-Qarabag, Di Francesco: “Kolarov è un po’ affaticato, stiamo valutando ma…”

ROMA-QARABAG CONFERENZA STAMPA DI FRANCESCO DE ROSSI – Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco e il capitano Daniele De Rossi si sono presentati in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Qarabag, valido per la sesta e ultima giornata della fase a gironi.

Le dichiarazioni

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Per De Rossi. Su di te hanno parlato tutti tranne te stesso, mi riferisco all’episodio di Genova
Come dici tu, io ho parlato per primo, ho chiesto scusa, di più non posso fare. L’unica cosa che posso fare è concentrarmi sulle prossime partite, come ho sempre fatto, pensare a quello che è successo a Genova non mi aiuterà e non aiuterà i miei compagni.

Per Di Francesco. Aggiornamento su Perotti e Nainggolan?
Saranno tutte e due convocati e a disposizione per la gara di domani. Siamo molto felici, stiamo solo valutando Kolarov che era uscito un po’ affaticato contro la Spal, ma credo che anche lui quasi sicuramente sarà della partita.

Per Di Francesco. State già pensando ad un regalo che potrebbe farvi l’Atletico Madrid a Londra?
Noi ci stiamo concentrando solo sulla nostra gara di domani. Lo dico sempre ai miei calciatori, sia in Champions, che in campionato, il nostro destino passa dalle nostre mani.

De Rossi. Ti ha fatto piacere lo striscione della tua curva? Cosa vuoi promettere ai tifosi?
Mi ha fatto molto piacere, assolutamente. Ogni volta che ho avuto momenti di difficoltà loro si sono sempre schierati dalla mia parte, sempre chiari e fermi. Non può che farmi piacere. Promesse no, meglio non farle, soprattutto nel calcio, dove non tutto dipende da te, anche se domani sera dipenderà da noi.

Di Francesco. Quali rischi presenta l’incontro di domani?
Innanzitutto è una partita che va aggredita dall’inizio, con la mentalità che ci ha contraddistinto fino adesso. Non dobbiamo far respirare il Qarabag. C’è una squadra che in trasferta ha fatto molto bene, stava vincendo a Madrid, e non è la squadra della prima partita contro il Chelsea. Sappiamo che se giochiamo al massimo sicuramente potremmo prevalere.

De Rossi. Come si prepara mentalmente una partita come quella di domani?
La prepari come tutte le partite importanti che giochi, non la prepari diversamente da un derby o da un Roma-Juve. Devi vincere, devi aggredirli, le affrontiamo sempre molto simili tutte quante, cosa che ci ha dato una grande convinzione.

Di Francesco.Quanto è cambiata la sua squadra rispetto alla gara di andata?
E’ cambiata tanto, bisogna però dare anche valore alla vittoria fatta in Azerbaigian, che è stata sottovalutata inizialmente. In Champions o in Europa non è mai facile andare a vincere fuori casa. La squadra sta assimilando al meglio ciò che io sto chiedendo, la risposta come ha detto Daniele la stanno dando loro in campo, non io.

De Rossi. Qual è il tuo rapporto con questa competizione?
Mi ha regalato grandi serate di gioia, anche delle grosse e cocenti delusioni, anche un paio di brutte figure anche, però sempre in linea con la nostra realtà. Ci sono squadre che sono nettamente più attrezzate, questo di domani è un passaggio fondamentale proprio per la nostra linea europea. Non mi ricordo una Roma in grado di passare un girone di ferro come questo in passato, sarebbe un’asticella in più. Prima passiamolo e poi lo potremmo ricordare come una delle serate migliori.

De Rossi. Lei qualche mese fa disse che sarebbe stato molto complicato sostituire uno come Spalletti. Adesso Spalletti è primo in classifica, diciamo che aveva un po’ ragione e un po’ torto?
Avevo ragione, era complicato, non ho detto che era impossibile. Si parlava di un allenatore come sprovveduto o come uno che aveva fatto danni a Roma, qualche casino l’ha fatto, lo sapete cosa è successo con Francesco (Totti, ndr), lo abbiamo sentito un po’ tutti, ma ci tenevo a puntualizzare quanto fosse stato buono il suo lavoro. Ora facciamo gli scongiuri sulla partita di domani, ma nei primi sei mesi del mister sono i migliori che ci potevano stare. Abbiamo squadra che hanno vinto tutte le partite praticamente, ma se fossimo partiti così l’anno scorso avremmo vissuto i primi sei mesi da capolista.

De Rossi. Domani potrebbe o dovrebbe arrivare l’ok per il nuovo Stadio della Roma, un percorso un po’ lungo. La società spera di poterlo inaugurare nella stagione 2020/2021, prima si sperava ci potesse giocare Totti, adesso c’è la speranza che ci possa giocare De Rossi?
Fermo restando che è una cosa molto importante della Roma, oggi non è la nostra priorità. Il futuro immediato si costruisce domani sera e lo stadio in 3-4 anni. 2021 quanti anni sono? 38 mi sembra un po’ difficile, anche se onestamente sia mentalmente sia fisicamente, con i dati che hanno quelli dello staff, sono abbastanza confortanti dal punto di vista atletico, ma poi ci sono altre problematiche e dinamiche. L’importante è giocare domani.

Di Francesco. Considerando che al momento del sorteggio c’era grande sfiducia, passare il turno domani secondo lei sarebbe un risultato normale secondo le aspettative o sarebbe oltre le aspettative?
Aspettiamo la partita di domani, preferirei rispondere a questa domanda alla prossima conferenza magari dopo aver passato il turno. Non è scaramanzia, ma è giusto nell’oggettività di essere passati. Pessimismo a Roma? C’è sempre stato dall’inizio, figuriamoci con questo passaggio, darebbe ancora più forza al lavoro che stiamo facendo. All’interno della squadra io sono sempre stato ottimista o lo continuerò ad essere.

Di Francesco. Quella di domani sarà la quinta partita in 17 giorni, Sarri ha detto che l’Inter non avendo coppe fa uno sport a parte, lei cosa ne pensa al riguardo?
A riguardo dico che io credo che ognuno di noi vorrebbe giocare in Champions e andare avanti in campionato, io non me lo pongo questo problema, cerco di ottimizzare tutto, sin dagli allenamenti e vorrei continuare a giocare ogni 3 giorni, sapendo che qualcosina ci potrebbe togliere ma ci potrebbero dare grandi soddisfazioni.

De Rossi. Hai avuto una carriera straordinaria per tanti motivi, sia nella Roma che in Nazionale. Con la somma delle squalifiche hai quasi perso una stagione, con questo lato del carattere, pensi che ti abbia più giovato o nociuto?
Se calcoli un calciatore gioca 16 anni a calcio e prende due giornate di squalifica l’anno, sono 32 giornate, se la matematica non è un’opinione. Se le prendi 3, ecco lì che ne ha saltate 40, non ho saltato un anno della mia carriera, sono sempre stato molto presente, ho fatto cose che hanno fatto sembrare una strattonata come un pugno in faccia, questo lo so, però non ho saltato un anno, avete scritto male. Sono sempre stato presente, ho anche pagato. Domani sarò presente negli spogliatoi.

Di Francesco. Ieri ha fatto il suo ingresso sui Social Network e ha detto che sarebbe pronto a cantare con la Curva Sud, se dovesse succedere si sente di fare questo voto?
E’ un piacere, ma io canto sempre, quando non mi vedete. E’ piacevole sentire cantare lo stadio. Ho deciso di entrare sui Social innanzitutto per eliminare tutti quei profili falsi che esistono su di me e li userò con molta parsimonia, non vi aspettate tantissimo. Credevo di mandare un messaggio alla gente.

Contro la Spal ha giocato Florenzi, domani Peres non può essere utilizzato perché squalificato, non le è venuto in mente fosse un rischio?
Se non corri i rischi non fai l’allenatore. Avevo visto Florenzi in forma, in crescita e gli volevo dare continuità. Non volevo fermarlo anche per la sua consapevolezza. Abbiamo lavorato sui concetti difensivi importanti e volevo li mettesse in campo in una partita. Una scelta che ho voluto fortemente.

De Rossi. Si è posto un obiettivo da qui fino alla fine della sua carriera? Magari non smetto fino a che non vinco un trofeo…
Sarebbe realistico porsi un obiettivo di questo tipo. Non può sempre dipendere da noi, ho sempre detto che vorrei smettere prima di iniziare a non farcela più e soprattutto prima di iniziare a non divertirmi più. Se vedi che fai più fatica a 34-35 anni, dal mio punto di vista, da quello che ho fatto, non sarei mai condizionato, legato a questo lavoro a tal punto da farlo stando male. Quest’anno mi diverto, sto bene, non smetto finché non vinceremo lo scudetto sarebbe da folli. Vincere lo scudetto non è una cosa impossibile che succeda.

Di Francesco. Se dovesse scegliere una squadra con la quale contendersi lo scudetto, quale sceglierebbe tra Inter, Napoli e Juventus?
Sinceramente mi interessa in maniera relativa, quindi chi è primo in classifica adesso, l’Inter.

(fine)

Michele Spuri

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Michele Spuri

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