La Roma scenderà in campo all’Olimpico domani alle 18.30. Il prossimo match vedrà impegnata la squadra di Di Francesco con la Spal. per ricominciare la sua corsa. Alla vigilia del match contro i bianco-azzurri, Di Francesco è intervenuto in conferenza nella sala stampa di Trigoria.
Al suo arrivo scherza con i giornalisti: “Quali sono i buoni e i cattivi? Devo ancora capirlo…”.
Ieri Emerson a Sky ha detto che si sente pronto anche se non è ancora al 100%. Lei come l’ha visto?
Non è al 100% ma è in grande crescita. Nell’ultima settimana ha fatto dei miglioramenti veramente importanti. Anche i 60′ con la Primavera in una partita vera gli sono serviti tantissimo. Adesso sta alzando il livello dei suoi allenamenti. Non è detto che in queste gare non possa essere utilizzato.
Schick: è arrivato il momento di vederlo dal primo minuto?
Innanzitutto sono contento che si sia allenato con continuità senza sentire niente, il problema che aveva è sparito. Questa è la cosa più importante. Sapevamo che ha grandi qualità, lo abbiamo visto anche in 7-8 minuti. Non è detto che possa giocare dall’inizio. Oggi farò le mie scelte, può giocare dal 1′ ma anche partire a partita in corso. Deciderò tra l’allenamento di oggi e domani, magari anche parlando col ragazzo.
Come ha gestito l’affare De Rossi? Parlando con lui, con dei provvedimenti? Quali sono stati gli sviluppi dell’episodio di domenica? Poi un’altra cosa: Schick dove giocherà? Più facile con Dzeko o al suo posto?
È più facile che giochi con Dzeko. De Rossi? La prima cosa che ho fatto è stato dargli uno schiaffo: quello che ha dato a Lapadula, l’ho ridato a lui (ride, ndr). Al di là delle battute, io credo che abbia sbagliato. Non è la prima volta che succede, ma personalmente per me è la prima volta che accade. Si è scusato pubblicamente, anche in maniera forte. Come ogni figlio, nei momenti di difficoltà le persone non vanno abbandonate ma vanno aiutate. Per quanto riguarda il discorso disciplinare, c’è un regolamento della società e un regolamento interno fatto da me e condiviso con i giocatori. Lui pagherà le conseguenze di quel regolamento interno, che rimane interno. Ci saranno dei provvedimenti, com’è giusto che ci siano. Poi però si riparte da zero, dando tutti quanti qualcosina in più, avendo maggior attenzione negli atteggiamenti come ho detto prima. Non ci possiamo più permettere di fare determinati errori, però mettendo un po’ da parte certe cose, e cercando il sostegno un po’ di tutti. Specialmente lui che è un vero romanista, ha bisogno di sentire la gente accanto in un momento di difficoltà.
Under è un po’ sparito dai radar. Come mai? Per lui ci sarà una chance domani?
Domani c’è una chance, giocherà o lui o Schick. La valutazione la farò questa sera. Lui è cresciuto tanto. Ovviamente non è facile da dove arriva lui, ma bisogna anche dire che chi ha giocato al suo posto ha fatto molto bene nelle ultime partite. Magari a Genova siamo stati meno brillanti sotto alcuni punti di vista. Lo stesso Defrel quando è entrato lo ha fatto molto bene.
“Nainggolan sicuramente non verrà convocato a causa di questo affaticamento, dovuto al fatto di aver giocato tante partite, non è un affaticamento particolare. Ha giocato anche in condizioni non ottimali. Insieme allo staff sanitario e ai preparatori, abbiamo scelto di fare un percorso per riportarlo in gruppo tra sabato e domenica. Sicuramente domani non verrà convocato. Su Perotti decideremo oggi. Anche lui ha un piccolo problemino anche lui da valutare. Senza rischiare niente, ma credo che difficilmente sarà in campo dal primo minuto. Valuteremo se portarlo in panchina o meno”
Rivedremo anche Lorenzo Pellegrini dall’inizio? Dopo la prova di Madrid, cosa si aspetta da lui?
“Lorenzo è un ’96, e io dico sempre che i giovani vanno supportati, non messi alla gogna o attaccati. Non ha fatto una prova brillantissima, ma sulle sue qualità e le sue capacità io ci metto la mano sul fuoco, per questo sono sereno. Se dovesse giocare domani dall’inizio, darà il meglio di sé. Deve stare tranquillo, vivere con più serenità questa sua nuova avventura. Io sono qua per quello, per cercare di aiutarlo ad assimilare non tanto i concetti o gli schemi, che forse conosce molto meglio di tanti altri, ma per preparare le partite con maggiore tranquillità. Questo è quello che manca al momento al ragazzo”.
Ha parlato di un uomo in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerico. Schick può diventarlo? Può cambiare modulo per farlo coesistere con Dzeko?
“Cambi di modulo? Non sono più integralista, questo lo diamo per assodato, giusto? Al di là di non essere integralista, credo che in questo momento, quando un qualcosa va bene, cambiarlo totalmente mi sembra un po’ assurdo e sbagliato. Dobbiamo cercare di dare un po’ di continuità a ciò che stiamo facendo, sia in fase difensiva che offensiva. Lui ha quelle qualità, mi auguro di poterle sfruttare al meglio. Siccome fino ad adesso non lo abbiamo avuto, il fatto di averlo a disposizione è un valore aggiunto per la squadra. Che sia dall’inizio o durante la partita, in tutte le zone del campo. Alla fine lui può giocare sia come centravanti che come attaccante a supporto del nostro centravanti. Sia un po’ più esterno che appena appena un po’ più dentro”.
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