Fiorentina-Roma, Di Francesco: “Domani cambierò ancora. Emerson sarà convocato”

FIORENTINA-ROMA CONFERENZA DI FRANCESCO – Il tecnico giallorosso come di consueto si presenta in conferenza stampa alla vigilia di campionato e del match di domani pomeriggio contro la Fiorentina al Franchi, valido per la dodicesima gara di andata del campionato.

La conferenza di Di Francesco

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Questo mini ciclo di partite si chiuderà domani contro la Fiorentina. In cosa è migliorata la Roma e in cosa deve migliorare?
Sicuramente la compattezza di squadra. Io vorrei che continuasse così, più che migliorare. Tanta solidità difensiva, ma alcune cose si possono migliorare. E’ un peccato non lavorare con continuità perché ci sarà la Nazionale, ma sono soddisfatto. Detto questo non mi accontento perché manca una partita, quella di domani che è molto delicata.

La trasferta di Firenze di solito non è mai semplice. Come si gestisce tutto l’entusiasmo che si è generato dopo Roma-Chelsea?
L’entusiasmo che si è creato dentro lo spogliatoio da grande consapevolezza, ma non deve dare abbassamento di tensione o un pizzico di presunzione, questo non deve accadere. E’ la prima cosa che ho cercato di trasmettere ai ragazzi. Voglio che la squadra interpreti con grande determinazione la gara di domani.

Se De Rossi non dovesse giocare oggi per Come sta Florenzi? Oggi Javier Zanetti ha detto di rivedersi in Florenzi. Ci può essere una similitudine?
Innanzitutto per poter essere capitano dovrebbe giocare e Daniele no. Il fatto che ha avuto qualche problemino oggi lo valuteremo ma credo di poterlo recuperale. Sul paragone, sono simile dal punto di vista caratteriale, mentre tecnicamente no. La predisposizione a giocare in tutti i ruoli, il senso di appartenenza questo si. Per caratteristiche tecniche e fisiche no.

Sulle parole di Monchi alla Gazzetta dello Sport
Dobbiamo recuperare il terreno perso, ha detto bene. Stiamo rincorrendo il desiderio di rimanere attaccate alle squadre lì davanti. Per fare questo dobbiamo cercare di portare a casa una vittoria anche domani, e non sarà semplice.

Nel post partita di Roma-Chelsea, De Rossi ha detto che è cambiato il modo di affrontare alcune partite. E’ stato più difficile convincere la squadra mentalmente che questa fosse la squadra giusta o addestrarla tatticamente?
Se l’allenatore non ha la testa che ci sta a fare? E’ fondamentale trasmettere la propria idea, il proprio pensiero. Anche grandi squadre più le tieni lontano dalla tua porta e meglio è. Per gran parte della gara il desiderio dei miei calciatori era di andare nella metà campo avversaria. Per fare questo non mi sveglio la mattina e dico ‘fai quello’, bisogna migliorare determinati meccanismi.

In passato è stato vicino alla panchina della Fiorentina?
In passato si, quanto non lo so, però è una storia passato. Sono lusingato ma finisce lì. Sono contentissimo di stare qui, come da calciatore ho scelto di venire qui, come allenatore sono contento di venire qui, con pregi e difetti dell’ambiente, ma a me piace.

Su Dzeko
A volte quando si parla di grandi attaccanti, è anche un gran segnale quando lui non segna e la squadra riesca a vincere. Posso sottolineare una cosa di Edin, sono molto contento di quello che sta facendo e di come sta lavorando per la squadra. Poi i gol arriveranno, magari a partire anche da domani. Il suo lavoro è determinante per noi. Le aggressioni degli attaccanti diventano fondamentali.

Domani è l’ultima partita prima della sosta, il turnover sarà meno cospicuo del solito?
A volte cambio meno e altre di più. Alcuni giocatori potrebbero non aver recuperato, dopo una partita dispendiosa come quella del Chelsea. Sicuramente cambierò ancora qualcosa.

Su El Shaarawy, si aspettava questa sua maturazione?
El Shaarawy quando l’ho messo a destra con l’Inter non poteva giocare a destra, col Chelsea poteva giocare. Questo significa che quando uno riesce a interpretare ciò che gli dice l’allenatore, vuol dire che sta crescendo. Sono contento ma non mi accontento.

Poi aggiunge
Non ho detto una cosa, rientrerà per la prima volta tra i convocati Emerson Palmieri. Siamo tutti contenti, ha fatto tutto quello che doveva fare, ed è pronto per venire in panchina. Sono molto contento.

Sulla formazione
Sicuramente Edin rigiocherà domani, perché sta bene. Gli altri li valuterò. In alcuni ruoli non ho ancora deciso.

Il ct del Belgio Martinez ha detto che nella sua idea di calcio è un numero 10
Per me fa la mezzala e può essere di grandi qualità. Anche per me è un 10, ma nel suo ruolo. Ogni allenatore è giusto che abbia la sua visione di ogni calciatore. Magari sta facendo pochi gol ma le occasioni le ha avute. Tornerà a fare i gol e giocate da numero 10. Sono contento che lui sia stato convocato, ma nella mia testa ora c’è la Fiorentina.

(fine)

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