La Roma è tornata. E’ tornata con un grado di maturazione tale da attirare l’attenzione di tutti i media1 nazionali. E’ tornato anche Diego Perotti, che adesso è senza dubbio l’uomo in più in grado spesso di sparigliare le carte con percussioni come quella del 3-0 contro il Chelsea. Il Monito sta vivendo un grande periodo, come tanti altri giallorossi, e recentemente ha ritrovato anche la nazionale. Il numero 8 della Roma è tornato a parlare in un’intervista a Sky Sport.
Intervista a Perotti
Te l’aspettavi il 3-0 contro il Chelsea?
Magari non un 3-0, sapevamo però di poter vincere. Avevamo fatto una grandissima partita a Stamford Bridge e ribaltare un 2-0 è stato più difficile che vincere 3-0. Dopo il primo gol immediato si è reso tutto più facile. Non ci aspettavamo un risultato così largo, ma pensavamo di farcela. Alla fine abbiamo anche fatto divertire i nostri tifosi e abbiamo dimostrato che la squadra c’è.
Ti senti migliorato rispetto allo scorso anno?
Sì, quando uno smette di giocare è difficile giocare e rientrare in partita ogni 20 minuti. Non si può giocare sempre 90 minuti, io l’ho capito. A gennaio e febbraio non ho giocato tantissimo, un po’ per il cambio di gioco, con Nainggolan più avanti. La squadra vinceva, Radja ha fatto bene e io non potevo che allenarmi e aspettare. Poi magari l’allenatore non mi vedeva al massimo e ha scelto altri. Il punto chiave ora è che mi sento bene fisicamente, ho fatto un bel ritiro e anche in Argentina ho fatto qualcosa, a 29 anni non puoi arrivare senza aver già fatto qualcosa. Ora arrivo con energie anche a fine partita. I risultati sono quelli che comandano e quando vinci siamo tutti bravi.
Senti aria di Mondiale?
Dopo 6 anni mi hanno richiamato quindi vuol dire che qualche partita l’hanno vista. Me la gioco adesso, in queste due amichevoli dopo la Fiorentina mi gioco il 90% delle possibilità di andare al Mondiale. Perché se non faccio bene non ci sono poi tante altre partite, le qualificazioni sono finite. La mia possibilità è adesso e me la giocherò al 100%.