Claudio Lotito ha categoricamente smentito di aver parlato di una cosiddetta ‘sceneggiata da fare’. La notizia è stata riportata ieri da Il Messaggero. Adesso il presidente della Lazio minaccia querele: ‘Non ho mai detto quella frase’. Il presidente della Lazio – come riporta l’Ansa – trova come testimone il parlamentare del Pd Dario Ginefra, vicino di posto in prima fila sull’aereo delle 20 di lunedì da Milano a Roma: ‘Lotito, all’atterraggio a Roma cercava disperatamente un contatto attraverso i suoi col rabbino capo di Roma che però era a New York. La frase ‘facciamo questa sceneggiata’, invece io non l’ho sentita. Lotito è un uomo che per idee politiche, credo sportivo e altre ragioni è quanto di più distante da me: non ho motivo di prendere le sue parti. Mi può essere sfuggita mezza parola, ma era evidente che il presidente della Lazio – prosegue il parlamentare del Pd – cercava di trovare un’immediata risposta all’idiozia commessa da una piccola parte della tifoseria biancoceleste, e francamente da parte sua non pareva ci fosse voglia di banalizzare il gesto”.
“Tra l’altro – conclude Ginefra – mi dà fastidio il falso perbenismo di chi tratta le persone più ruvide e spontanee come Lotito quasi fossero grottesche e poi gestisce in guanti bianchi damerini che hanno rapporti con curve condizionate da presenze criminali di stampo mafioso. Non mi piace questa doppia lettura del mondo sportivo”.
Le parole di Lotito, l’audio:
Tuttavia “ilmessaggero.it” ha riportanto anche l’audio della conversazione telefonica del presidente biancoceleste: “Il rabbino è a New York, er vice-rabbino ci sarà?”. Chiede il numero uno della Lazio ai collaboratori. “Non valgono un ca….o questi. Hai capito come stamo?”. E poi “Famo sta sceneggiata”.