Pallotta ha detto che alcuni media stiano cercando di abbattere l’allenatore. Sente questa negatività?
“Sarei ipocrita a dire il contrario. Lo trovo prematura ma fa parte di questo mondo. Avendo vissuto a Roma non mi meraviglio. Quello che è stato detto del dopo gara è una grande falsità, messa in giro per sentito dire o detta da amici. Potrei dire anche io tante cose di voi per sentito dire ma sono una persona corretta, pur col mio carattere, e non ho un bel carattere quando mi ci metto. Quello che è stato detto non è vero, è venuto a farci i complimenti, era arrabbiato per il rigore non dato. Abbiamo montato un qualcosa dal nulla e dalle parole di Edin, e capisco che le sue parole possano essere state intepretate in quel modo. Io cerco di essere sempre positivo e la situazione si ribalta con il lavoro e con il campo”.
Preoccupato del calo nei secondi tempi? Quanto manca per vedere i movimenti giusti del 433?
“Per 70 minuti con l’Inter qualcosa si è visto. Ci manca la continuità per farlo. Contro l’Atletico abbiamo fatto bene fino agli ultimi 20 metri. La differenza è che quando loro arrivavano erano pericolosissimi. Poi nella ripresa potevamo prendere gol da un momento all’altro. Eravamo in balìa dell’avversario e ho dovuto fare una scelta tattica differente e se n’è parlato anche troppo poco. So benissimo che bisogna crescere fisicamente, abbiamo avuto un ritardo nel fare il lavoro. Il giocatore più in forma è Perotti, che sta con me da Pinzolo. Sono fiducioso del fatto che gli altri, pian piano, troveranno la condizione fisica. Ho detto pian piano ma non basta, diciamo prima possibile. So fossimo stati sul 3-0 contro l’Inter dopo 70 minuti, avremmo anche potuto concedere 20 minuti a loro. Non esiste dominare qualsiasi partita per 90 minuti, la sofferenza ci sarà sempre ma, certo, bisogna evitare di prendere 3 gol, lì dobbiamo crescere”.
Come si fa ad aiutare Dzeko a essere quello dello scorso anno?
“A volte a caldo si dicono cose che non si dovrebbero dire, non mi sono piaciute ma sono state chiarite. Credo che Edin si debba mettere a disposizione della squadra, del collettivo. Quando un attaccante non segna o ha poche occasioni fa fatica, è normale. In una gara ha fatto gol, in un’altra abbiamo sofferto (Bergamo). Contro l’Atletico per 45 minuti abbiamo giocato alla pari, lui doveva mettersi un pochino più a disposizione della squadra. Avrà le sue occasioni in futuro. Quello di martedì è stato uno sfogo, si è poi reso conto perché è una persona intelligente. Gli chiedo solo di mettersi a disposizione. Io vedo, leggo, cerco di capire, ho la capacità di cambiare quando devo e quando è opportuno. Ho le palle per farlo, quando serve, quando lo ritengo io”.
Karsdorp ed El Shaarawy?
“El Shaarawy è pronto per giocare dal primo minuto. Karsdorp ha avuto un affaticamento muscolare, che stiamo valutando, e ha dovuto interrompere il percorso di riatletizzazione per rientrare in squadra il prima possibile, è un peccato. Per qualche giorno sarà fermo”.
Nainggolan l’ha definita un allenatore di personalità, difendendola con vigore. Che peso hanno queste parole?
“Stiamo a 270 minuti di gare ufficiali e stiamo creando un polverone insensato. Ognuno è libero di pensare e scrivere ciò che vuole ma sono abituato a tutto questo. Sono parole che fanno piacere quelle di Radja, danno forza ma non avevo dubbi”.
In cosa bisogna migliorare sul campo?
“Nella tenuta mentale e fisica, nella capacità a giocare in verticale. Bisogna avere tempo ma tempo non ce n’è tanto. Chiedo quindi ai miei di sforzarsi un po’ di più e di cercare quello che chiedo. In champions buona percentuale possesso palla ma poca verticalità. Dobbiamo essere più incisivi e più bravi ad attaccare l’area avversaria”.
Florenzi dal primo minuto?
“Sì, giocherà dall’inizio. Ha fatto un percorso importante, farà una grande prestazione, è motivatissimo”.
Le condizioni di Schick?
“Ha avuto un piccolo risentimento che non gli ha permesso di fare alcuni allenamenti. Non ha nelle gambe determinati minuti, come non ce l’hanno alcuni giocatori che si allenano da tempo, ma a partita in corso può diventare determinante”.
16.06 – Il mister arriva in conferenza stampa. I giornalisti presenti gli pongono la prima domanda. Il Verona è una squadra ferita. L’arma principale è la voglia di rivalsa?
“Dobbiamo porre grande attenzione alla loro voglia di rivincita ma anche noi abbiamo molta voglia di vincere, dopo la sconfitta dell’Inter. Saremo molto attenti, potenzialmente siamo superiori al Verona e dobbiamo mettere in campo le nostre caratteristiche: essere aggressivi, determinati, attaccare la profondità, cercare il gol a tutti i costi. L’ultimo dei pensieri è prenderla sotto gamba”.
Gentili lettori di asromalive.it, alle ore 16.00 il tecnico Eusebio Di Francesco parlerà in conferenza stampa. Saremo lieti di offrirvi la diretta testuale dell’evento.
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