Monchi sulle cessioni. “La Roma vuole costruire la miglior rosa possibile. Salah e Rudiger ci sono offerte reali, dall’Inghilterra per Momo, ma il prezzo lo decide la Roma. Per Toni non ci sono trattative aperte e ci sono zero possibilità che lui lasci la Roma al momento”. Di Francesco su Totti. “La società ha parlato con Francesco. Io ho un legame molto importante con lui e sarei molto contento di poter lavorare con lui in un ruolo che deve decidere insieme al club”.
“Non mi sto ponendo il problema della fretta, ci siamo detti di creare compattezza. Sappiamo che può essere un ambiente particolare, ma sono sereno nell’affrontare questa bellissima avventura”. “Ho tanti amici nel calcio e mi hanno augurato il meglio. Sono convinto che sarà un’esperienza che cambia totalmente da quella vissuta come giocatore e dirigente. Dobbiamo trasmettere consapevolezza e una grandissima umiltà nel lavoro che devo trasmettere ai miei giocatori e loro devono avere una grandissima disponibilità”. Su Berardi. “Ribadisco quanto detto un anno fa. L’ho visto crescere ed ha grandissimi mezzi. Mi lega un’avventura splendida a lui e ritengo che sia un calciatore di altissimo profilo”. Sulle strategie di mercato. “Le scelte come quella di Hector è stata condivisa pienamente con il direttore. Le mie fortune sono quelle della mia società. Noi lavoriamo per il bene della Roma. Cercheremo di mettere su una squadra molto forte”.
Monchi su Manolas e Nainggolan. “La Roma non è un supermercato, è una squadra che vuole affrontare il campionato ad alto livello e va a rappresentare l’Italia in Europa e vuole lottare per il massimo. Non esista nessuna squadra al mondo che non vende giocatori. Il problema non è vendere, ma comprare male. Nessuna trattativa aperta in questo momento al di fuori di quella per Salah”. Di Francesco sulla tattica. “Non ho mai avuto un atteggiamento remissivo contro le grandi squadre al Sassuolo, quindi il mio modo di calcio sarà sempre propositivo. Il mio calcio non è sempre verticalità, dipenderà dalle varie situazioni. Partirò dal 4-3-3, a volte adattabile in altri moduli”. Monchi sul mercato. “Ci sono nomi usciti che potrebbero realmente essere obiettivi, il mio obiettivo non è prendere calciatori che non sono usciti sul giornale, lo prometto (sorriso, ndr). Abbiamo delle situazioni avanzate e altre meno, ma non prevedo sorprese a strettissimo giro di posta”.
Di Francesco sulla posizione di Nainggolan e Pellegrini. “Pellegrini è un giocatore interessante, un’ottima mezzala ma ci sta lavorando la società. Ha avuto una crescita impressionante. Nainggolan può fare benissimo 18 gol da mezzala, con un gioco coordinato potrebbe anche essere favorito negli inserimenti. Poi ci sta anche l’intelligenza della situazione per capire quando si può cambiare qualcosa. Io sono stato scelto perché ho un certo tipo di calcio ed è giusto che io trasmetta ai miei giocatori questa idea”. Monchi sul portiere. “Ad oggi ne abbiamo tre e siamo perfettamente coperti. Vedremo se ci saranno cambi in futuro”. Di Francesco sulla profondità di rosa. “Una delle prime cose di cui abbiamo parlato è stata la necessità di avere più giocatori di qualità in attacco perché li spremo abbastanza”. Sugli obiettivi. “Dobbiamo avere un profilo basso per arrivare ad ottimi risultati. Viviamo di concretezza e di speranza”. Monchi su Di Francesco. “Di Eusebio mi piacciono molte cose, il Sassuolo è stato un allarme che ha suonato ovunque. La sua capacità di lavoro e la sua capacità di competere con tutti”. Di Francesco su Florenzi. “Auguriamoci prima di tutto di riuscire a portarlo in ritiro a Pinzolo. Io voglio lavorare nella specificità dei ruoli ed ha grandi qualità nell’attacco della porta. Come terzino deve migliorare sull’aspetto difensivo, ma voglio allenarlo prima di dargli il ruolo”. Su De Rossi. “E’ stata la prima persona che ho chiamato quando ho trovato l’accordo. E’ l’emblema di questa Roma. Mio figlio è tifosissimo della Roma e il suo idolo è De Rossi, perché è il primo che esulta anche quando è in panchina. Tutti sul campo e con il lavoro meriteranno le proprie opportunità”.
Di Francesco su Bruno Peres. “Tutti hanno delle qualità. Si possono avere anche delle difficoltà nel primo approccio. Lui è abituato a giocare a 5, deve migliorare ma ha delle qualità importanti e io lo tengo in grande considerazione e voglio lavorarci per verificare le capacità di crescita”. Monchi. “Bruno mi è sempre piaciuto anche quando stava al Torino. Deve recuperare il suo livello e sono convinto che ci riuscirà”. Di Francesco su Paredes e Strootman. “L’argentino è un centrale a tre, ma anche un mediano se si gioca a due. Strootman è una grandissima mezzala”.
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